Dopo Alice Bellagamba, abbiamo intervistato Lidia Schillaci, ex concorrente di Operazione Trionfo e tra i volti più amati della fiction, Non smettere di sognare.
Ciao Lidia. Attualmente sei nel cast di Non smettere di sognare, nei panni di Gin, cantante degli Happy Hour. Qual è il bilancio di questa straordinaria esperienza?
Direi che che è stata un’esperienza magnifica, mi ha arricchito tantissimo dal punto di vista professionale e artistico. Sicuramente lavorare in un ambiente pieno di giovani è sempre piacevole soprattutto quando si lavora con persone piacevoli. Il personaggio che interpreto mi ha dato molto, mi ha fatto tirare fuori molti lati di me, e anche molte cose che non fanno parte di me. E’ stato davvero un lavoro intenso.
Secondo te, qual è la formula magica del successo della fiction di Canale 5?
Il successo sta proprio nel talento di molti giovani che hanno lavorato per questa fiction. Non smettere di sognare è la dimostrazione di quanto i giovani abbiano bisogno di credere nei loro sogni e di avere una speranza. Nella fiction è posta particolare attenzione sui sogni che si vogliono raggiungere, ma soprattutto sulla fatica che si fa per raggiungerli,cosa molto importante. Il messaggio essenziale è far capire ai giovani che se si vuole arrivare ad un obiettivo nella vita bisogna faticare, studiare, sudare molto per arrivarci e che solo così si può avere la possibilità di vincere. Bisogna sfatare l’idea che se si fa televisione si può ottenere tutto o che se si vuole fare i cantanti o gli attori non per forza bisogna studiare per diventarlo, questa è un’idea sbagliata perchè come ogni mestiere anche il nostro ha dietro tanto lavoro. In un Paese dove la televisione lancia quasi sempre messaggi di questo tipo, “Non Smettere di Sognare” vuole dare una visone reale della fatica che ci vuole per arrivare al proprio sogno, il tutto descritto all’interno di un reality che si addice parecchio ai giorni nostri anche se con la fiction puoi realmente assaporare il “dietro le quinte”.
Grazie a quest’avventura televisiva, hai avuto modo di cimentarti anche nel campo della recitazione legata al canto. Come ti sei trovata in questa doppia veste?
Io ho sempre pensato che la recitazione fosse strettamente legata al canto, per fare arrivare le emozioni quando si canta una canzone si deve essere capaci di tirarle fuori e chi meglio di un attore sa tirare fuori le proprie emozioni? Credo quindi che ogni cantante che si rispetti sia l’ attore di se stesso o diventi un attore che interpreta un ruolo quando vuole tirare fuori delle particolari emozioni che magari non fanno parte del suo carattere. Insomma potrei parlare a lungo di questo argomento, ma essenzialmente credo ci sia uno stretto legame tra queste due forme d’arte. Per quanto mi riguarda la recitazione mi ha aiutato ancora di più a rendere vero ciò che canto nel contempo il canto mi ha aiutato moltissimo a rendere vero ciò che dico,e,cosa ancora più importante, la recitazione mi ha dato nuovi spunti per scrivere nuovi pezzi svelando a me stessa alcune parti di me che non conoscevo forse così bene.
Hai cantato diverse canzoni della colonna sonora. A quale pezzi sei più affezionata?
Ogni pezzo della colonna sonora che ho cantato è una parte della mia vita, non c’è un pezzo a cui sono più affezionata rispetto ad un’ altro, sono tanti pezzettini di me e del mio vissuto. La nascita e l’evoluzione di questo disco mi ha coinvolto in ogni sua piccola parte e questo mi rende molto orgogliosa, soprattutto per il risultato che sta avendo. Devo un grazie particolare al compositore e autore delle musiche di “Non Smettere di Sognare” Fabrizio Lamberti, perchè insieme a lui abbiamo creato passo dopo passo questo lavoro di cui sono molto felice.
Anche tu come ex colleghi di set, arrivi da uno dei primi talent della televisione italiana, Operazione Trionfo. Che ricordi hai di quell’esperienza?
Il ricordo che porto di Operazione Trionfo è in fondo quello di una bambina appena diciottenne che da un giorno all’altro si ritrova a passare dal suo piccolo paesino della Sicilia alla tv. Fino a quel momento non avevo in mente cosa volesse dire poter cantare e farsi ascoltare da tutta Italia, quell’esperienza sicuramente mi ha dato molto e mi ha fatto crescere, anche se, dopo la fine della trasmissione, i momenti duri che ho vissuto sono stati tantissimi, ma, come dicevo prima, se credi davvero in qualcosa e continui a migliorare te stessa allora le cose pian piano possono cambiare.
Sei rimasta in contatto con qualche altro concorrente?
Non sono rimasta in contatto con nessuno in particolare, diciamo che solo con alcuni ci sentiamo molto spesso su Facebook.
Rispetto ad altri partecipanti ad Operazione Trionfo, hai continuato ad inseguire il sogno della musica. Quanto pensi di essere cresciuta rispetto ad ormai quasi nove anni fa?
Penso che non si finisca mai di crescere, sicuramente rispetto ai diciotto anni di Operazione Trionfo adesso posso dire di essere molto cambiata, di aver compreso molte più cose della vita di aver accresciuto di molto il mio bagaglio di esperienze, e la cosa di cui sono più felice è che la musica è sempre rimasta la mia migliore amica.
Hai lavorato a stretto contatto con artisti del calibro di Eros Ramazzotti e Max Pezzali. Quali consigli ti sono stati utili per il tuo percorso musicale?
Lavorare con questi artisti ti permette di imparare tante cose, io mi sono sempre buttata con tutta me stessa nei lavori che ho fatto e devo dire che ho vissuto queste esperienze professionali pienamente, cercando come una spugna di apprendere il più possibile. Eros e Max sono due persone che porterò sempre nel cuore.
Parteciperesti a programmi come Amici o X Factor, viste le tante opportunità offerte dalle case discografiche ai vincitori?
Sai credo che Amici come X Factor diano la possibilità a molti giovani di emergere, ed è un’ottima opportunità per tutti quei ragazzi che vogliono far conoscere il proprio talento, però penso anche che bisognerebbe allargare le prospettive agli artisti, non tutti gli artisti sono fatti per partecipare ad Amici o ad X Factor, ci sono anche molti artisti che hanno bisogno di altri tipi di sfoghi e purtroppo ormai le opportunità in Italia forse si sono ristrette troppo a questi due programmi… sappiamo benissimo che la crisi discografica ha procurato tanti danni alla musica ma da una crisi si esce, e sarebbe bello rivedere discografici pronti a scommettere su qualcuno che non ha la stessa popolarità che ti può dare un programma televisivo. Forse c’è bisogno di credere di più nella musica, anche da parte di chi lavora dietro le quinte.
Non credi di essere stata penalizzata nella tua carriera da tanti pregiudizi per la tua partecipazione ad Operazione Trionfo?
Non credo di essere stata affatto penalizzata dai pregiudizi per la mia partecipazione ad Operazione Trionfo, penso invece che più che altro la mia penalizzazione sia dovuta ai collaboratori sbagliati ai quali mi sono affidata all’inizio della mia carriera. In questo mestiere capita molto spesso di incontrare persone che non vogliono aiutare gli artisti ma solo sfruttarli il più possibile, questo è un rischio a cui si va incontro molto spesso e che nella maggior parte dei casi diventa difficile da evitare. Per questo dico sempre che bisogna credere fortemente in se stessi per andare avanti e non farsi mai fermare dagli ostacoli grandi o piccoli che siano.
Chi stimi tra le nuove leve della nuova musica italiana uscite da talent show?
Tra le nuove leve dei Talent show io credo ci siano molti giovani con grandi qualità e con tanto talento se proprio devo esprimere una preferenza ti dico che mi piace molto Marco Mengoni penso che abbia molta personalità e fantasia artistica.
Cosa ti auguri per il tuo futuro artistico?
Per il mio futuro artistico mi auguro tante cose, e spero di poterle realizzare tutte,su alcune di queste sto già lavorando… Ma la cosa che vorrei continuare a fare e quella di comunicare più emozioni possibili. Credo che molta gente abbia bisogno di una speranza e la musica può darne molta, è un grande dono che mi è stato regalato e che spero di poter continuare a condividere con il maggior numero di persone possibile.
Finalmente questo talento di nome Lidia ha avuto il suo riscatto. Com’è possibile che certe persone diventano famose solo xchè sono state in tv o abbiano partecipato ad un reality senza dimostrare nulla!!!!. E poi c’è gente come Lei che ha un talento immane, e deve fare 9 anni di gavetta per vedersi riconosciuto quello che le spetta da sempre!!! Questa è l’Italia! Continuiamo a sostenerla , vedrete che andrà lontano! 🙂