La scorsa settimana X Factor ha chiuso le sue porte a Valerio, il diciannovenne romano che aveva conquistato Morgan alle selezioni. Un’eliminazione che non ha sorpreso anche se, come dice lo stesso Valerio, forse il pubblico voleva vederlo in un genere ben definito. Ecco la nostra intervista.
Per la seconda volta, il pubblico ti ha mandato all’ultimo scontro. Cosa non hanno capito di te?
Mmm, forse avevano bisogno di vedermi più su un genere ben definito.
Come ti sei trovato con Morgan e Calvetti? Non pensi che abbiano azzardato un po’ troppo con le assegnazioni brani?
Con Morgan e Calvetti tutto bene. Con Morgan inizialmente un po’ meno, poi mi sono aperto e lui mi ha accolto nel suo mondo. Calvetti lo ritengo una persona fantastica, apprensiva e straordinaria. Non smetterò mai di ringraziarlo per aver creduto in me.
Cosa butti e cosa tieni di quest’avventura?
Non si butta nulla, tutto può servire. Magari terrò più stretto il senso del ” lavoro” e l’arte di Luca Tommassini, preziosa.
Perché avevi deciso di partecipare ad X Factor? Quali erano i tuoi obiettivi?
Io quest’anno volevo un po’ sconfiggere la paura del palco e di un pubblico, quindi ho deciso di buttarmi a capofitto e di lasciarmi andare. E’ andato molto bene e “mi ringrazio”.
Cosa ti piacerebbe fare, adesso? Hai già qualche progetto?
Mi piacerebbe tanto esibirmi live, perfezionarmi nel canto e incidere una canzone che mi rappresenti.
Pronostici: chi sarà il prossimo eliminato? Chi vincerà?
Prossimi eliminati non so, a questo punto dico “forza Vincenzo..e speriamo che tu vinca!”.