La morte di Robin Williams ha lasciato sotto choc Hollywood, ma ha avuto notevoli effetti anche sui vip nostrani. Quando è venuto a conoscenza che l’attore era morto suicida, Francesco Facchinetti non ha retto alla notizia e ha pianto ricordando l’indimenticabile attore, protagonista di pellicole come L’attimo fuggente, Patch Adams o Will Hunting.
Oggi non voglio ricordare il tuo talento ma la tua persona.
Ha scritto Facchinetti in omaggio all’attore. Il dj-conduttore ha voluto ricordare l’attore statunitense con un lungo, emozionante messaggio pubblicato su Facebook ricordando il loro incontro e il loro colloquio.
Capitano o mio capitano.
Ho aspettato un giorno per salutarti. Non volevo che la mia voce ti arrivasse insieme a 100000 altre, non perché la mia abbia più valore, solo perché volevo essere ascoltato da te. Ogni giorno in tanti se ne vanno, è vero, ma quello che tu sei stato per me, per tanti, mi porta a scriverti queste parole. Ieri ho pianto. Sì lo ammetto, HO PIANTO. Ho pianto perché tu eri un buono, una persona speciale, ridevi e facevi ridere per nascondere le ombre che c’erano dentro te. Oggi non voglio ricordare il TALENTO Robin Williams, ma la PERSONA. Ti ho incontrato nel 2005, in una cena. Avevi la barba lunga, sembravi il nonno che tutti vorrebbero avere. Mi sono avvicinato e ti ho detto: “Nice to meet you, Capitan Hook (piacere di conoscerti, io sono Capitano Uncino). Tu hai risposto: “We are friends Hook (Uncino, noi siamo amici). Poi ti sei seduto con me e abbiamo parlato di VideoGames, del tuo grande amico John Belushi, delle leggende metropolitane di Hollywood e della mia maglietta dei Sex Pistols. Alla fine, dopo che ho tentato cento volte di togliermi la maglia per dartela, sfinito mi hai lasciato l’indirizzo del tuo ufficio perché io te la mandassi. Spero ti sia arrivata.
Prima di andartene mi ricordo di averti detto una cosa: GRAZIE PER L’ATTIMO FUGGENTE. Tu mi hai sorriso e ci siamo salutati.
Io ti voglio ricordare così, in piedi suI banchi che spalanchi le porte dei sogni ai tuoi studenti.
Capitano o mio capitano, grazie di aver reso questo mondo migliore.
Francesco – Capitan Uncino –