Forse prima aveva sempre pensato alla musica come a un hobby, ma adesso Lorenzo Fragola, vincitore di X Factor 8, ha capito che cantare è un vero e proprio lavoro.
Ed è pronto a impegnarsi per fare della musica la sua professione.
La partecipazione a X Factor è stata formativa. Ho capito molte cose di come funziona questo mondo e soprattutto che si tratta di un lavoro. Prima scrivere un pezzo era casuale, ora ci deve essere un metodo, so che devo mettermi lì a lavorare, il tempo che ci vuole.
Ha detto il giovane Lorenzo Fragola intervistato da Repubblica.
Sono stato io a insistere per cantare The reason why in inglese, ero convinto che fosse la cosa giusta ma, quando dico formativo, mi riferisco a una sera in particolare, quella dedicata alle canzoni di protesta. È stata una settimana di sofferenza, non solo per me, perché dovevamo confrontarci con pezzi che sembravano troppo importanti e impegnativi per il nostro lavoro. A me, poi, avevano dato Un blasfemo di Fabrizio De Andrè. Difficilissima, anche se in realtà De Andrè lo conoscevo molto bene perché lo ascoltavo fin da piccolo. Ricordo che una professoressa di italiano assegnò a ognuno di noi una canzone di De Andrè da interpretare e tradurre in immagini. A me toccò La ballata degli impiccati, una canzone terribile, difficile e invidiavo la compagnia di banco a cui toccò Amore che vieni amore che vai. Mi piace anche Aznavour, ascolto Mina, De Gregori, lo so che all’apparenza non dovrebbero entrarci molto con me, ma mi capita spesso di trovare queste cose molto più innovative di quelle che si fanno oggi.
Il suo sogno nel cassetto?
Riuscire a portare la nostra musica all’estero, farla conoscere anche fuori dal nostro Paese, magari mischiando l’italiano con altre lingue.
A Sanremo 2015 parteciperà il con il brano Siamo uguali scritto con Fedez con cui ha mantenuto ottimi rapporti.