Francesco Facchinetti, che nel 2010 condurrà un programma di reportage, analizza l’andamento e i punti deboli della terza edizione di X Factor in un’intervista rilasciata a Il corriere della sera.
Non era facile. E’ uno show che vive di attesa per far crescere il fuoco e per ricercare talenti. Quest’anno abbiamo avuto solo due mesi e mezzo. Simona Ventura era più immediata, certo. A me piacerebbe anche qualche colpo di scena più televisivo.
Parlando della sua esperienza nel talent di Raidue, Francesco ricorda come è arrivato a condurlo e il compromesso che ha dovuto accettare:
Dopo l’Isola dei famosi Marano mi avvicinò per propormi X Factor ponendo una condizione. ‘Però dischi non ne fai più’. E’ un patto che va al di là di una firma. Mi sentirei in conflitto di interessi, ma c’è anche un percorso dietro alla scelta. Ero cresciuto e non potevo più fare Dj Francesco, mi sentivo violentato. Ma non sapevo dove andare. E’ che bisognerebbe andare oltre la voce, ma in Italia c’è la paranoia dell’intonazione che terrorizza anche i numeri uno.
Secondo voi Francesco ha fatto la scelta giusta, abbandonando il mondo della musica, per diventare presentatore?