Siete dei fan sfegatati di Marco Mengoni? Vi riconoscete nella sua mattità? Sulla sua pagina personale di Facebook è nato un vero e proprio alfabeto che sintetizza in 21 lettere, le caratteristiche più amate del Re, un vero e proprio idolo che ha migliaia di proseliti sparsi in tutti Italia. Passiamo ai raggi x, Mengoni consultando “l’alfabeto della mattità”
A come…ARRANGIAMENTI. Nei concerti del Re, le canzoni non sono riproposte “asetticamente”. Agli inediti vengono aggiunte delle note, dei colori che permettono di entrare in un magico mondo che, a fine concerto, non vogliamo più lasciare. Che dire delle cover? Il Re riesce a dire qualcosa in più anche su brani storici arrivando a non far rimpiangere gli originali.
B come…BAND. Le note che pervadono i concerti sono opera di giovani musicisti davvero speciali. L’esperienza del tour è importante e onerosa: ogni musicista investe illimitate energie per renderla ancora più unica. Ed eccoli là sul palco: sono la band ideale per un Re Matto, scatenati, coinvo…lgenti, bravissimi. Nell’aria c’è luce, prodotta dai due migliori fattori: Musica e Amicizia.
C come…COVER. Arte = Cultura. Il tour, che è artistico a 360 gradi, può assumere un’altra valenza: ci regala, tra le tante cose, l’emozione di rispolverare pezzi che si dimostrano paurosamente moderni o, in qualche caso, l’opportunità di scoprirli per la prima volta. E’ bello pensare che qualche giovane matto possa conoscere pezzi storici grazie a Marco. Perchè la Buona Musica non ha età.
D come…DANZA. Dopo l’indimenticabile esperienza “paridiana” il nostro Re sembra essere diventato un provetto ballerino. Senza tecnica, ma con tantissimo cuore, è riuscito a coinvolgerci tutti in coreografie pazze e liberatorie. Qualcuno non ci crede? Che vada in piazza il 19 giugno! Perchè la Mattità è un’arte a sè, e racchiude tutte le forme d’arte!
E come…EMOZIONI. Si può parlare di bellissima Musica, di scenografie coinvolgenti, di attimi divertenti, ma alla fine la definizione che meglio descrive un concerto del Re Matto Tour è: Trionfo di Emozioni. Perchè, si sa, le emozioni non si riesce mai a riferirle con le parole giuste. Le emozioni vanno semplicemente vissute, fino in fondo. Allora, che possiate viverle tutte, al meglio.
F come…FANS. Chiunque ascolti Marco diventa protagonista irrinunciabile del grande film che stiamo vivendo insieme. E’ per questo che i concerti sono così incredibili: non si va ad assistere ad uno spettacolo da fuori, con una teca che separi l’Artista dal pubblico, ma lo si va a vivere, a costruire, insieme ad una persona splendida che ha anche il carisma di regalarci emozioni indelebili.
G come…GIOIA. E’ quello che si legge nei vostri occhi e nei vostri sorrisi al termine di ogni concerto: una gioia unica, genuina, che non lasciate lì, all’uscita, ma vi portate a casa per migliorare poi ogni giornata. Per ricordarvi di aver vissuto una serata speciale. E per regalarvi ancora più voglia di correre ad un altro concerto.
H come…HOMO AMENS. Nuova specie che, da qualche mese, sta invadendo il mondo. Più avanzato del sapiens, l’amens si contraddistingue per eccellenti gusti musicali, sorriso a 360 gradi e una caratteristica follia che gli scienziati chiamano “Mattitas”. L’amens tende a vivere in gruppo, un gruppo molto numeroso all’interno del quale succedono cose che la scienza non riesce ancora a spiegare.
I come…IMMAGINAZIONE. Passata, presente e futura. Passata: solo qualche mese fa, chi avrebbe potuto immaginare questo tripudio di matta gioia? Presente: il Tour è un invito continuo a lasciar spazio all’immaginazione, ad entrare in un mondo più colorato, matto e migliore. Futura: Come immaginare cosa ci aspetta domani? Cose bellissime, prevedo. Ma non vedo l’ora di viverle per scoprirle.
L come…LUCE. Quella che viene sprigionata dai vostri occhi e dalla voce di Marco è luce purissima. E durante questi concerti speciali le emozioni prendono magicamente forma e si fanno visibili, palpabili. Il Re, insieme ai suoi matti, dà luce ed energia a giornate altrimenti troppo scure.
M come…MOLTE COSE. Vi dice niente “Marco Mengoni” o “Mattità”? E “Musica”? La “m” sembra essere una lettera molto fortunata, che rimanda a tanti pensieri felici. Allora oggi ho deciso di non scegliere un argomento in particolare, ma tutte le belle cose che ognuno di voi può ricollegare a ques…ta lettera. Voglio raccoglierle idealmente tutte, mostrarvele e sorridere con voi. E che Magia sia!
N come…NORMALITA’. Per la gente comune normalità è sinonimo di noia, di colori spenti. Già, per la gente comune. Non per noi Matti!! Per noi la Normalità è accendere il computer e farsi una marea di risate, ascoltare una Voce strepitosa, vivere i concerti intensamente, commuoversi per una canzone, volersi bene. E allora diciamolo: quanto è bella e viva e colorata la nostra Normal-mattità!
O come…OSARE. E’ la parola chiave di ogni rivoluzione che si rispetti, figurarsi se noi della Rivoluzione Matta possiamo trascurarla. E il Re è d’esempio: è proprio lo scegliere cover impegnative, arrangiamenti grandiosi, un impatto scenico imponente, in una parola l’osare, che rende i concerti così come li vedete e li amate. Dunque ricordiamoci sempre di osare e far trasparire mattità!
P come…PERSONE. Questa pagina ha raggiunto un traguardo importante, ha fatto sì che i rapporti tra di voi non si limitassero alla condivisione di una passione, ma diventassero amicizie vere. Siete delle belle persone con una mente così limpida e aperta da essere arrivati alla curiosità splendida di voler conoscere altri fans. E guardate quanto è bello ciò che state costruendo.
Q come…QUOTIDIANITA’. La cosa più bella è che ognuno di voi abbia reso la Musica di Marco e questa pagina parte del proprio quotidiano. Accendere lo stereo per emozionarsi o il computer per divertirsi insieme a tante persone, sono due delle più belle abitudini che si possano immaginare. Quasi dei “riti” da compiere ogni giorno per assicurarsi un sorriso. E un posto nel firmamento dei matti.
R come…ROCK. “Il rock ha una sorta di aura di rivoluzione permanente, senza tempo, di sfida a tutto, inclusa la natura stessa”. Non un genere musicale, ma un modo diverso di leggere la vita. Godendosi le note, cercando i giusti colori, comprendendo il giusto significato di “insieme”, assaporando la Musica. Come facciamo noi. Con più mattità degli altri.
S come…SCENA. Il gesto e la scena aiutano a dare corpo alle intenzioni di una canzone, alle emozioni più profonde. Tutto quello che può sembrare “contorno” è importantissimo: raccoglie tutte le idee che vivono e nascono continuamente dietro un’ispirazione artistica e le porta sul palco, davanti a tutti. E quando assaporiamo le toccanti atmosfere del palco, è tutto più bello.
T come…TEMPO. A pensarci bene, conoscete il Re cui siete fedelissimi da poco tempo. Ma questo non significa nulla: il vostro sincero affetto sembra durare da secoli. Forse perchè nell’ascolto delle canzoni il tempo pare fermarsi e prolungarsi, darci modo di interiorizzare ogni emozione. E speriamo che questo duri. Perchè, ricordatevelo, ogni giorno costruiamo anche il futuro della Mattità.
U come…UNICITA‘. Che l’Artista che ci unisce tutti sia unico, ormai lo dò un pò per scontato. Quello che non voglio dare per scontato è ricordarvi che anche voi siete unici; non è normale vedere un fansclub tanto appassionato e attivo. E vi assicuro che questo dà tanta, tanta carica in più a Marco. Continuate così, voi che siete più unici che rari.
V come…VIVERE. La Mattità fa ormai parte del nostro vivere. E magari lo rende ancora più piacevole, più pieno di significati ed interessi. La Musica è Vita; una vita senza Musica…non la so neanche immaginare. E quando la Musica riesce ad essere bella e profonda e riesce ad unirci, come qui, allora ogni fibra di noi sta vivendo al massimo.
Z come…ZELO. Fervida operosità per un fine o un ideale da raggiungere. E’ la parola di chi si impegna per concretizzare il proprio obiettivo. Ultima lettera dell’alfabeto, momento in cui si tirano le somme di un percorso che continua e continua a emozionare. Zelo, carisma e passione travolgente quali componenti di un artista medium tra la realtà immanete e Arte=Marco.E tutto il resto è noia.