In attesa di tornare per il quarto anno consecutivo alla guida di X Factor, Francesco Facchinetti si confessa cuore aperto sul Corriere della sera. In particolare, il giovane conduttore racconta i segreti del suo successo: da eccentrico cantante di La canzone del capitano ad autentico mattatore del talent di Raidue:
La paura più grande è il vuoto pneumatico, non ricordare più niente, non sapere più che cosa dire. Finora ho cercato di costruire quello che sono senza lasciare nulla al caso, rubando qua a là dai grandi presentatori: a Gerry Scotti, i toni misurati, a Bonolis l’occhio alla telecamera, alla De Filippi l’assenza di presenza scenica, a Simona Ventura l’istintività, a Fiorello l’improvvisazione. I miei slogan sono una sorta di armatura: il famoso “Perchè la musica batte sul 2” è si uno stacco per la pubblicità, ma è nato per coprire il mio panico e la mia timidezza davanti alla telecamera: e adesso cosa dico? Mi è venuta così.
Il suo unico timore? Essere interamente assorbito dal lavoro da diventare insensibile e scostante con i suoi affetti, un pò come il re dell’asteroide 325 del Piccolo Principe di Saint – Exupéry:
Governa nel suo universo ma è completamente solo. Ecco, a volte, ho la sensazione di aver costruito qualcosa che mi lascerà sempre più solo. Forse per questo vivo ancora con i miei amici a Mariano Comense, nella nostra “comune”, dove c’è un continuo via vai di persone. Perchè loro rappresentano le mie certezze, mi vogliono bene da sempre, se faccio una cavolata me lo dicono. Sono l’antitesi dello “yes man”. Con loro resto con i piedi per terra.
ma vai a…. raccomandato e incapace
Facchinetti è un grande