Uno delle penne più pungenti e sagaci del giornalismo italiano, Aldo Grasso, analizza la stagione televisiva dei talent, mostrando un certo disappunto e facile scetticismo verso due creature di Maria De Filippi (Amici ed Italia’s Got Talent), ree di far leva sulla ricerca del facile successo e generare fenomeni da baraccone da circo mediatico. Sulla scuola di talent di Cinecittà dice:
Non ho mai fondato un’associazione. Così per gioco o per scherzo mi piacerebbe fondarne una: Nemici di Maria De Filippi. Mi sembra che ci siano troppe persone amiche di Maria De Filippi. Sarà brava lei, bravissima a tessere rapporti. Ma insomma, questo programma che è fondato su giovani che cantano ma sopratutto fondato su questo gruppo di giornalisti, discografici, conduttori radiofonici. Che poi essendo invitati nessuno potrà mai parlare male di Maria De Filippi. Allora per salvaguardare almeno una voce contro il programma, e non contro Maria De Filippi ovviamente, mi piacerebbe fondare la suddetta associazione per mettere in rilievo due cose: il talent italiano è troppo basato sulla giuria, sul narcisismo della giuria. Sono sempre loro che parlano, loro che discutono e molto meno invece che sull’esibizione dei cantanti. E la seconda è giusto per mettere proprio un bastoncino tra le ruote di questo possente apparato che è Maria De Filippi. Perchè li piazza lì, poi i vincitori vanno a Sanremo, vincono a Sanremo, vendono già i dischi…mi sa tutto troppo di apparato…a me piacerebbe una dimensione più umana. Ed nel nome dell’umano mi piacerebbe fondare l’associazione Nemici di Maria De Filippi.
Per quanto riguarda Italia’s Got Talent…:
Non sta avendo molto successo il nuovo programma Italia’s Got Talent, che nasce da un format molto famoso di Simon Cowell, che è diventato anzi famosissimo quando in Inghilterra è esploso il caso di Susan Boyle, il brutto anatroccolo che diventa cigno con la sua voce incredibile. In Italia non va tanto bene questo format. Le ragioni sono molteplici, ma credo che due siano le principali: la prima è che ricorda troppo vicino La Corrida. Anche qua ci sono i dilettanti allo sbaraglio e soprattutto c’è il meccanismo tipico de La Corrida, cioè che bisogna far entrare in scena dei disgraziati perchè poi possano eccellere quei pochi bravi. Il secondo motivo: la giuria è composta da tre persone: Rudy Zerbi, un ex discografico, Maria De Filippi e Gerry Scotti, guarda caso anche conduttore de La Corrida. Quando si mettono dei giurati così importanti, c’è il rischio che l’attenzione del pubblico si rivolga molto più ai giudizi della giuria, piuttosto che ai concorrenti. L’ultima volta Gerry Scotti si è commosso o finto di commuoversi per un concorrente. Hanno capito che l’importanza sta più nei giudici che nei giudicati. Ma questo dal punto di vista spettacolare è un errore. La debolezza di questo format nella versione italiana è data dal fatto che all’inizio c’era soltanto Simone Annicchiarico a condurre, figlio di Walter Chiari, a cui è stata aggiunta Geppi Cucciari perchè hanno capito che era troppo fragile. Fragilità, più fragilità, più fragilità si capisce perchè il programma non funziona.
Cliccate sulla foto in basso per vedere il video completo. A voi i commenti.
finalmente qualcuno che parla in maniera chiara e diretta mettendo finalmente in luce ciò di cui un pubblico attento si era già accorto, una voce fuori dal coro al servizio della defilippi che non ha paura di dire la verità!
Ma sbaglio o questo uomo dice assurdità? Italia’s got talent è stato un fenomeno nel nostro paese, e per giunta è stato molto apprezzato!