Ha solo 11 anni Sebastien De La Cruz, ma negli USA è già una piccola celebrità, dopo aver fatto sentire la sua voce incredibile ad America’s got talent. Il popolo americano però non l’ha accolto bene quando ha interpretato l’inno nazionale, semplicemente per le sue origini ispaniche.
Nel 2013 il razzismo è ancora un male difficile da estirpare ed un esempio particolarmente vergognoso è stato quanto accaduto durante e dopo l’esibizione di Sebastien De La Cruz, stellina di America’s got talent in tenuta mariachi, che ha intonato l’inno nazionale a San Antonio, in Texas, in occasione delle finali NBA di basket. Quello che sarebbe dovuto essere un tentativo per dimostrare l’integrazione del popolo messicano in Texas, è diventata una vera e propria dimostrazione di razzismo, il bambino è stato sommerso dai commenti razzisti su Twitter.
Sul social network in molti si chiedevano perché un messicano dovesse intonare l’inno nazionale statunitense, qualcuno ha addirittura sottolineato che il colore della pelle e il nome ispanico non fanno del ragazzino un americano. Insomma, il messaggio non è stato recepito e Sebastien De La Cruz ha avuto anche la possibilità di replicare: con grande maturità ha spiegato di essere nato a San Antonio e di avere origini messicane, ma i suoi genitori gli hanno insegnato a non giudicare le persone solamente dal loro aspetto e non si è lasciato intimidire dagli insulti, ha intonato l’inno per una seconda volta. E per fortuna in molti hanno apprezzato il suo straordinario talento, mentre gli altri lasciavano la via dell’integrazione, quella razziale, per quella della stupidità. Ovviamente dietro al monitor di un computer.
Photo Credits | Getty Images