Amici 10, Luca Jurman contro la commissione esterna: “Ho intravisto la troppa presenza dei discografici”

 Dopo nemmeno un mese di collaudo, la nuova formula di giudizio da parte di una commissione esterna sembra far acqua da tutte i pori. Ad accorgersene per primo, Luca Jurman da sempre molto attento alla didattica e formazione artistica dei suoi allievi (Fonte Top):

Inizialmente il meccanismo di questa nuova edizione, con la creazione di una commissione esterna che giudica i concorrenti impedendo presunti favoritismi dei professori, mi sembrava abbastanza funzionale al talento artistico musicale. Ma ora non ne sono più sicuro. È anche vero che questo genere di cose si sistemano strada facendo, però, nel momento in cui l’eliminazione di Daniele è stata giustificata col fatto che sia troppo poco personaggio, ho intravisto di nuovo la presenza di un interesse discografico esagerato. Me ne ero andato proprio perché la discografia era entrata in maniera velata nel programma.

Il vocal coach, fiero di aver scoperto grossi talenti come Valerio Scanu, Marco Carta ed Alessandra Amoroso, se la prende con i discografici italiani, rei di essersi prepotentemente imposti nelle logiche dei talent show:

Quando si parla di arte non mi trovo a mio agio in contesti dove viene messa in secondo piano rispetto a certi fini commerciali. Questi, infatti, non devono essere il passo primario nella scoperta del talento, ma solo una conseguenza. In generale, comunque, i discografici, o meglio, le major si atteggiano a tuttologhe e pensano erroneamente di conoscere la verità assoluta sui cantanti che possono avere un mercato, ma se fosse realmente così non avrebbero conosciuto la crisi mondiale che hanno subito negli ultimi dieci anni e non sarebbero state mollate da artisti del calibro di Renato Zero. Inoltre, si vantano di aver scoperto talenti come Alessandra Amoroso, Marco Carta, Valerio Scanu ed Emma Marrone, che invece sono stati individuati e perfezionati all’interno di Amici. Questo non lo accetto e purtroppo mi trovo in una situazione in cui nessuno parla.

Uno tra i più apprezzati professori di canto della storia di Amici, suggerisce alcune modifiche d’apportare al nuovo meccanismo del programma:

Non ho niente contro i discografici e i giornalisti che ne fanno parte, ma a parer mio, visto che decide chi ammettere alla preparazione artistico-didattica della scuola, sarebbe opportuno integrarla con più esperti tecnico-musicali. E perché no, anche con qualche esponente del pubblico, magari a rotazione, visto che è l’unico vero giudice supremo. In fin dei conti è lui che, comprando i dischi, decreta il successo di un artista. In secondo luogo chi prova a entrare nella scuola di Amici non ha la possibilità di presentare un proprio “cavallo di battaglia” e quindi di far vedere tutte le sue qualità. È successo anche nel caso di Daniele che, a detta di tutti gli altri “aspiranti” decisi a conquistare la maglia da “titolare”, era il più quotato a meritarla.

3 commenti su “Amici 10, Luca Jurman contro la commissione esterna: “Ho intravisto la troppa presenza dei discografici””

  1. Jurman ha indubbiamente ragione, “Amici” è sempre stata innanzitutto una gara canora fra giovani che dovevano “far spettacolo”, non si proponeva come la succursale di un’agenzia di collocamento (che non ci starebbe male, ma non per come è concepita attualmente), invece, si da il caso che da due-tre anni a questa parte sia arrivata la “longa manus” dei discografici, che hanno iniziato a dettare legge in materia di permanenza o meno dei concorrenti all’interno della trasmissione, adesso addirittura vorrebbero ravvisare già dalle prime puntate i potenziali nuovi Scanu, Carta, Amoroso, punterebbero già sui cavalli “vincenti”?ma dove va a finire, mi chiedo, per lo spettatore, il gusto di seguire, settimana dopo settimana, chi ha superato le prove, chi è il migliore nelle sfide, chi fa progressi ecc., non si può certo appassionare a una specie di “spartizione della piazza” da parte delle case discografiche che hanno l’ultima parola su chi è, come ha detto Jurman “più personaggio” e chi lo è meno e va a anche a scapito della credibilità stessa del programma, dove a valutare i ragazzi sembra non siano più gli insegnanti, ma, sempre meno velatamente suddetti esponenti di questa o quella “major”, conoscendo Jurman posso credere che si senta “stretto” in questo genere di situazione … Lasci definitivamente “Amici”, io lo ammiro moltissimo e ovunque approdi, su qualsiasi canale tv, lo guarderò con piacere.

    Rispondi
  2. Sono rimasta molto delusa a vedere Jurman seduto li,dopo le dichiarazioni che aveva fatto.Ho seguito amici dalla sua prima edizione,e per me e’ finito dopo che ha vinto marco carta.La sua edizione e’ stata la piu’ bella in assoluto, oltre che la piu’ seguita, ma da li in poi e’ diventata una trasmissione in cui si fa promozione a dischi in uscita.Non e’ piu’ una scuola, e non e’ piu’ una gara fra talenti ,sono solo diversi mesi di pubblicita’ ,e tutto il resto e’ contorno.Gia’dall’anno dopo, maria ha sfruttato l’interesse dei discografici verso il programma ,inizialmente il piu’ quotato per la vittoria sembrava scanu,ma nel momento in cui la sony ha scelto alessandra tutta la commissione ha cambiato atteggiamento, e lo ha boicottato a favore di alessandra .Inizia il sodalizio fra maria e zerby,tanti mesi i pubblcita’ e i dischi dei ragazzi incisi mentre loro stanno ancora dentro la scuola,la situazione era marcia gia’ da li.l’anno scorso emma ,scelta anche lei come alessandra e portata alla vittoria con i discografici ancora piu’ invadenti o semplicemente palesati.(e’ difficile essere piu’ presenti di zerby).gli interessi sono troppo evidenti ,non si puo’ pensare che ogni anno si sfornino talenti imperdibili,sembra un po’ difficile. Non vedremo mai piu’ negli occhi di nessun concorrente quella luce negli occhi che aveva marco carta ,che sognava di farcela forse un giorno lontano,dopo tanti sacrifici a fare il cantante, e rivendicava il suo diritto di provarci ,e la sua grande passione per la musica, di cui aveva bisogno per vivere,e non si trattava di soldi o dischi di platino distribuiti a destra e a manca ,ma da spettatore ti entusiasmava vedere la passione e il talento allo stato puro.Ora hanno gia’ mangiato la foglia ,chi va li sa che diventera’ famoso,perche’ adesso i concorrenti anche quando sbagliano vengono coperti e giustificati, c’e’ un prodotto da VENDERE ,e quando fanno esibizioni da schifo e’ il trionfo della personalita’ ,e quando sono freddi si osanna la tecnica ,insomma vanno sempre bene purche’ si venda.si sceglie chi portare avanti e del pubblico chi se ne frega.Marco Carta si ,che era UNO SU MILLE.

    Rispondi
  3. Exspettatrice è vero quello che dici, sulla vittoria di Carta, almeno, nessuno può dire niente, la gente lo ha sempre votato ad “Amici”, doveva vincere lui e così è stato. Sull’anno successivo concordo ugualmente con te, dapprima hanno fatto fare da protagonista a Valerio Scanu, che piaceva, al pubblico (si sentiva come lo applaudiva), poi, improvvisamente, con lo zampino dell’odiosissimo Zerbi e la complicità di Maria, gli hanno di colpo voltato le spalle e ne hanno fatto il bersaglio preferito delle loro feroci critiche del tipo “ha voce (non potevano dire altrimenti) ma non sa cantare” “non emoziona” (chi, poi?Garrison, un coreografo, che è più facile che si emozioni con i passi di Roberto Bolle) “sta come un sasso” “non arriva” (cos’è il segnale del digitale terrestre?), sono state spese tante di quelle idiozie contro di lui… Visto che “non doveva vincere” assolutamente, così avevano stabilito, potevano almeno inventarsi qualche pretesto migliore, tipo la giovanissima età, l’inesperienza, la difficoltà, per un 18enne, di gestire il successo, le interviste, i “media”, avrebbero salvato “capra e cavoli” e soprattutto non ci avrebbero perso in credibilità, poichè, se Valerio avesse avuto veramente tutti i difetti ascrittigli, una “scuola” che si rispetti non l’avrebbe mai fatto approdare alla finale. Anch’io, da quando ho sentito odore di “bruciato”, come te, non seguo più “Amici” e vivo meglio.

    Rispondi

Lascia un commento