All’indomani della vittoria di Emma Marrone ad Amici 9, Paolo Giordano ha tirato sui quattro cantanti (già con noi li aveva analizzati per bene ieri) protagonisti della finale del talent di Canale 5 (vista tra l’altro da quasi sei milioni di spettatori).
Ecco alcuni brani delle riflessioni del giornalista (l’articolo completo lo potete leggere su Il giornale):
EMMA MARRONE. Intanto avercene di cantanti così: un bel caratterino, una voce versatile, presenza niente male e la voglia giusta, quella che morde il microfono. I «boatos» del web la davano per vincitrice da settimane e comunque lo sarà: ha tutto dalla sua parte, persino una grande casa discografica come la Universal che ha appena pubblicato il cd Oltre, perché è il simbolo di quella «medietas» (attenzione, non è la mediocritas oraziana) che garantisce lunghe carriere e grandi successi…
LOREDANA ERRORE. Impossibile non ricordarla. Quando si esibisce sembra una erinni… ha colpito tutti fin dalla prima puntata con una voce rugginosa, sofferta, non molto estesa ma agile dai bassi fino agli acuti… ha un solo limite: una, cento, mille voci diverse. Quando sceglierà quella giusta, sarà imbattibile o quasi.
PIERDAVIDE CARONE. È il Calimero di Amici e ha vinto il premio della critica … A 21 anni, è il cantautore o meglio l’autore di questa edizione: molto personale quando canta le sue canzoni, molto fragile quando affronta quelle di altri. Per dirla tutta, si è presentato con La ballata dell’ospedale e ha convinto tutti: un Rino Gaetano riveduto e corretto, duttile e graffiante nello stile anche se non proprio originale nelle parole.
MATTEO MACCHIONI. Comunque vada, lui ha vinto. È il primo tenore sbarcato ad Amici, è sempre stato in testa al televoto, ha dimostrato una versatilità vocale che non lo ha mai fatto sfigurare … magari è troppo plateale o addirittura melodrammatico … E in autunno pubblicherà il suo cd a metà tra pop e lirica che sarà probabilmente l’unico a espatriare perché in giro per il mondo uno come Matteo le classifiche se lo pappano.