Luca Jurman, in un’intervista rilasciata a Top, parla dell’esperienza televisiva all’interno di Amici. L’insegnante spiega i motivi per cui aveva deciso di lasciare il talent show e quelli che in seguito l’hanno convinto a ritornare.
Luca, infatti, dichiara:
me ne ero andato perchè la discografia era entrata in maniera velata nel programma. Quando si parla di arte non mi trovo a mio agio in contesti dove viene messa in secondo piano rispetto a certi fini commerciali. Questi, infatti, non devono essere il passo primario nella scoperta del talento, ma solo una conseguenza.
Il professore di canto critica la presenza dei discografici all’interno del talent show, anche se:
inizialmente, il meccanismo di questa nuova edizione, con la creazione di una nuova commissione esterna che giudica i concorrenti impedendo dei presunti favoritismi dei professori, mi sembrava abbastanza funzionale al talento artistico musicale. Ma ora non ne sono più sicuro. Ho intravisto di nuovo la presenza di un interesse discografico esagerato.
Jurman aggiunge:
in generale, i discografici pensano erroneamente di conoscere la verità assoluta sui cantanti che possono avere un mercato. Inoltre, si vantano di aver scoperto talenti che invece sono stati individuati e perfezionati all’interno di Amici. Questo non lo accetto e purtroppo mi ritrovo in una situazione in cui nessuno parla.
L’insegnante ha un’opinione personale sulla commissione esterna:
non ho niente contro i discografici e i giornalisti che ne fanno parte, ma a parer mio, sarebbe opportuno integrarla con più esperti tecnico-musicali. E perchè no, anche con qualche esponente del pubblico, magari a rotazione, visto che è l’unico vero giudice supremo. In fin dei conti, è lui che, comprando i dischi, decreta il successo di un’artista.
Luca dichiara, infine, i motivi che lo hanno spinto a ritornare all’interno del programma:
ho parlato a lungo con Maria De Filippi e con tutta la produzione del talent, ci siamo chiariti sul mio precedente distacco e ho preteso di parlare e agire secondo il mio pensiero al fine di aiutare i ragazzi nella loro crescita artistica. Una libertà che ho e che spero duri ancora.