Andrea Dianetti, attore, doppiatore e adesso anche inviato di Witty tv dietro le quinte del Music Summer Festival, ci ha raccontato un pò di se, dell’esperienza ad Amici, dei suoi sogni per il futuro, del rapporto con i fans e di tanto altro.Cosa dell’esperienza di Amici porti tutt’ora con te?
Sicuramente la (spero) capacità di sapermi relazionare davanti ad un grande pubblico, quella disinvoltura fondamentale per questo mestiere. E il sapermi difendere.
Cosa prova un artista nei periodi di lontananza dal palco e dal suo pubblico?
Grazie a Dio ho vissuto rarissimamente quel tipo di situazione. Quando non sono in tv, ero sul palco, o a doppiaggio, o sul set di qualcosa…ma comunque, ci vuole grande pazienza e forza d’animo. E sopratutto STUDIARE in quei lassi di tempo.
Che rapporto hai con i tuoi fans?
Preferisco chiamarli, “sostenitori” diciamo che ho un ottimo rapporto, cerco di renderli partecipi di tutte le mie idee, o esperienze.
Cosa pensi del vincitore di Amici 12, ti piace?
Ho avuto la possibilità di conoscerlo durante Witty da vicino; Sicuramente un ragazzo di grande cuore…e forza.
Hai fatto diversi musical mi descriveresti ognuno con un aggettivo?
La lista fortunatamente non è breve, ne trovo uno per tutti. VITALI.
Quale, tra tutte le cose che hai fatto, ricordi con maggiore entusiasmo?
Eh.. anche questa è dura. Però sicuramente lavorare con Albertazzi, fu una grande emozione.
Se dovessi sognare in grande ti vedi più protagonista di un musical a Broadway, in cima alle classifiche con un tuo pezzo o nel ruolo del protagonista di una commedia brillante?
Commedia brillante sicuramente.
Attualmente sei impegnato dietro le quinte del Music Summer Festival, insieme a Diana Del Bufalo, per Witty Tv? Ci parli un po’ di questa esperienza e della tua patner?
Witty è un’esperienza che mi sta dando tanto, mi tiene vivo, e mi da molta possibilità creativa… La del Bufalo è na mattacchiona, c’è poco da dire. Siamo molto “in sintonia” sul lavoro. Anche se siamo due caratteri completamente diversi. Il Music Summer Festival, beh, un esperienza travolgente. SOpratutto ringrazio Maria e Sabina Gregoretti per aver creduto in me dal principio.