Andrea Fratellini, illusionista, prestigiatore ma soprattutto ventriloquo di Zio Tore, ha conquistato pubblico e giuria con sketch surreali e spassosissime. La stessa Maria De Filippi ha manifestato la volontà di avere il pupazzo sul comodino, vista la sua enorme tenerezza e realtà.
Ciao Andrea. Artista a tutto tondo: illusionista, prestigiatore, mago, intrattenitore: perchè ti sei invece presentato come ventriloquo ad Italia’s Got Talent?
Io mi sono presentato in entrambi le vesti ma gli autori mi hanno detto che in migliaia si erano presentati come prestigiatori e se quindi per favore potevo portare loro un pezzo per il provino come “ventriloquo ” e basta … e così ho fatto … poi ho saputo che tra le migliaia di provini di ventriloqui ne hanno visti 4 che non hanno nemmeno mandato in onda.
Nessuna rivalità con l’illusionista Aldo Nicolini?
No anzi è nata un’amicizia approfondita nei giorni di prove e dirette, poi ognuno di noi era incasellato in una disciplina diversa.
Non sei nuovo alla tv: nel 1994 hai partecipato a La Corrida condotta da Corrado, che ricordi hai di quella straordinaria esperienza?
Stupenda ed indimenticabile il ricordo de La Corrida vinta nel 1994. L’incontro con Corrado è stato davvero emozionante, persona alla mano professionale e gioviale, umanamente un uomo da emulare. Dopo la sua morte ho saputo che aiutava economicamente tanti ragazzi orfani perchè potessero acquistare libri e studiare come solo un padre farebbe.
Come concili il tuo lavoro come assistente di lavoro e la tua passione per i giochi di prestigio?
Beh diciamo che il lavoro di assistente di volo è stato possibile conciliarlo alla passione decidendo di utilizzare mesi di part-time e da un anno l’aspettativa annuale. Vedremo in futuro, in effetti però è tutto complicato.
Sei impegnato nella solidarietà per i piccoli degenti negli ospedali. In cosa consiste il progetto di Magic Therapy di cui sei uno dei promotori?
Si la Magic Therapy si è trasformata in Puppet Therapy, per quanto mi riguarda. Diciamo che tutto è nato quando avevo undici anni ed ero degente per un’appendicite acuta. Un infermiere che mentre mi sostituiva le flebo mi stupiva con giochi di prestigio…sia me che i bambini di tutto il reparto pediatrico. Insomma crescendo l’ho cercato e volevo fare come lui. Poi ho messo su la pollicino onlus associazione di volontariato per regalare un sorriso in pediatria insieme ad altri 6 soci fondatori. E tre volte a settimana dalle 3,30 alle 6,30 visitiamo il reparto di pediatria con magie palloncini e pupazzi. Io faccio anche da jolly, cioè le infermiere dei piani e reparti diversi mi chiamano per tirar su di morale anche persone adulte ricoverate. Insomma un esperienza che mi arricchisce ogni giorno di più.
Come chiuderebbe l’intervista lo zio Tore?
Zio Tore non la chiuderebbe infatti se non fosse per me che stringo le redini, è un fiume in piena e ha sempre da ridire su tutto guai se l’ultima parola non è la suaaaa …. ciao a tutti e fate i bravi ….non come mio nipote”, cioè io che scrivo!