Alla nutrita schiera dei detrattori dei talent show si aggiunge Anna Oxa che li critica definendoli carne da macello e sottolinea il fatto che non si investa più su nessun artista e sul talento.
Il reality è l’Italia. Le trasmissioni sono piene di reality. Hanno iniziato col Grande Fratello, questo enorme occhio, storico che controlla, che vede, che entra nelle parti più particolari, private, conflittuali, nell’interno del tuo essere e gestisce tutta la situazione. Al punto tale che, oggi si pensa che per diventare un artista tu devi essere lì dentro, qualcuno ti dice cosa devi fare, come ti devi muovere, come devi agire. Non si rendono conto che è carne da macello. Spesa zero, non investire più su nessuno artista, sul talento o la creatività dell’artista. Si spende meno. Oggi prendo Tizio, lo faccio andare, ho un pacchetto confezionato che dura due, tre, quattro mesi tanto si sa che c’è un altro. Questa è la creatività italiana difesa da tutti in modo passivo e subdolo. Bisogna stare molto attenti. Questo è un segnale importantissimo perché vuol dire che non decidete nulla. Io per parlare devo firmare 800 contratti… dove mi viene proibita la parola. Mi devo tagliare le corde vocali?!