Dopo la sua partecipazione al Grande Fratello 6, Ascanio Pacelli si è riventato una carriera. Abbandonati Il treno dei desideri della Clerici e le fabbriche dismesse di Real Fighters, l’ex gieffino è stato tra i protagonisti di Dov’è mia figlia su Canale 5 ed il 24 ottobre reciterà per la prima volta sul palcoscenico, nello spettacolo Il sesso forte di Diego Ruiz, al Teatro dei Satiri di Roma. A Vanity Fair, l’ormai attore ha spiegato come è riuscito a gestire la sua popolarità dopo la fine del reality:
Da non credere: ci sono ragazze che mi hanno detto, in faccia, ‘Ti voglio scopare’. C’era gente che prendeva da me lezioni di golf solo per conoscermi e, lo ammetto, mi faceva piacere. La popolarità è bella. Ma mi sono accorto del potere malato della tv quando, sul cubo di una discoteca, ho visto due tipe leccare i capezzoli a Bob (Mingozzi, ndr), il ragazzo australiano che pesava 140 chili.
Il buon Pacelli non ha rispettato il contratto con la Endemol:
Due giorni prima di entrare avevo firmato un papiro di 150 pagine: dentro c’era una clausola per cui la Endemol poteva cedere a terzi i diritti sulla mia immagine. Ma io non mi trovai bene con le persone che li avevano acquistati, non mi piaceva come gestivano le mie serate. Iniziai a fare da solo, credevo fosse un mio diritto. Quelli però mi hanno fatto causa, hanno chiesto 500 mila euro, e dopo 7 anni sono stato condannato. Spero di cavarmela con una penale.
Positivo nemmeno il ricordo di Barbara D’Urso, padrona di casa della sua edizione:
Troppo protagonista, non metteva l’attenzione sui ragazzi, ma su di sé. E poi aveva preferenze smaccata per alcuni.
E non nasconde che certe situazioni sono create a tavolino:
Nella nostra edizione gli autori avevano provato a formare delle coppie per vedere se funzionavano, e io ero finito con Carolina (Marconi, ndr). Ma avevo subito puntato Katia (Pedrotti, ndr).