Da undici anni nella giuria di Ballando con le stelle, Guillermo Mariotto è una garanzia del programma.
Lo stilista venezuelano si è costruito una certa reputazione da “cattivo”, ma le cose non stanno esattamente come sembrano.
Sono troppo sensibile. Colgo quello che gli altri non vedono. Dote coltivata lavorando nell’alta moda. Il millimetro di troppo o di meno. Non mi sfugge niente. È soprattutto il cuore che vedo.
Ha detto intervistato da Diva e donna. Quest’anno però l’arrivo di Selvaggia Lucarelli ha un po’ rimescolato le carte in tavola.
Ecco, appunto. Lei apre bocca e non dice neanche delle cose così cattive. Sì, spara forte ogni tanto, ma ha questo modo così aggressivo che la gente è prevenuta. Stanno in guardia ancora prima che parli. Avendo un’arpia di quella portata, giusto così. Il lavoro sporco qualcuno lo deve fare. Io non ci tenevo, ma dovevo bilanciare gli altri che facevano il politicamente corretto con quei votini insulsi.
Ha spiegato Mariotto che si definisce un libertino che ama il sesso in modo spudorato senza fare troppe distinzioni fra uomini e donne.
Con gli uomini è più facile. Il cameratismo rende la faccenda meno complicata. E non manca un rimpianto.
Non avere un figlio. Con tutto quello che sono oggi, saprei educarlo alla grande. Mi fa sentire come un grande fiume generoso che non sfocia nel mare.