Sono passati anni dalla loro partecipazione a X Factor, ma i Bastard Sons of Dioniso tornano con Sulla cresta dell’ombra, il loro settimo album.
La rock trentina, formata da Jacopo Broseghini, Michele Vicentini e Federico Sassudelli, propone 12 tracce tra inediti, una cover e lavori precedenti del tutto riarrangiati in chiave, acustica che si avvalgono anche della presenza degli archi del Gnu Quartet e dell’Hammond di Alberto Marsico.
L’ombra può essere vista da tanti punti di vista, come la cresta, rappresenta sia l’apparenza che la realtà, dipende da come la vedi. Quello che ci circonda è un qualcosa di processato dalla nostra essenza.
Hanno spiegato parlando del loro nuovo album. Non manca una valutazione sulla partecipazione ai talent.
Bisogna vivere l’esperienza in modo consapevole: si tratta di un mezzo meraviglioso e dal potenziale grandissimo ma pur sempre di un mezzo. Una vetrina nella quale per mesi sei sostenuto da una pubblicità dilagante ma alla fine del talent è spesso difficile raggiungere il vero obiettivo, ossia produrre un lavoro musicale. Una grande opportunità dunque, durante la quale costruisci quella che poi sarà la tua identità futura.
E non manca neppure il progetto di partecipare a Sanremo.
A livello di tempistiche non ci siamo mai trovati con i tempi di Sanremo. Non c’è nessuna preclusione verso il Festival, anzi. Se possiamo esprimerci, facciamo qualunque cosa.