La vicenda del video dell’intervista doppia in cui Belen Rodriguez manda a quel paese Barbara D’Urso e la successiva censura non smette di tenere banco su stampa, web e tv, anzi si arricchisce di un nuovo capitolo: la consegna di un Tapiro d’Oro alle due litiganti.La Rodriguez, intercettata da Valerio Staffelli, ha commentato quanto avvenuto:
Ci hanno censurato. Non so se ci hanno censurato perché ho parlato delle luci della zia d’Urso, perché ho detto della ninna nanna della zio d’Urso oppure perché l’ho mandata a quel paese. Però, quando uno manda a quel paese, la persona è libera di andarci o di restare dove sta… Meglio un vaffa sentito e sicuro che una diffamazione molto più lunga, lenta e subliminale, che è molto peggio. La mia era ironia e non l’ha saputa cogliere…Non si può censurare un vaffa, il vaffa è lecito. E’ libertà di parola, non è un reato. Ha fatto una riunione ai piani alti e ha chiesto la censura perché non andava bene. Perché avrebbe querelato sia Mediaset sia la sottoscritta.
La D’Urso ha replicato a quanto detto dalla showirl argentina:
Non mi va di fare polemiche sul nulla. Si è fatto da me un talk come in tutti i programmi televisivi sul fatto di cronaca di quella settimana. Nei talk ci sono persone pro e persone contro, io sono neutra. Perché polemizzare sul nulla? E’ importante precisare che io non ho mai fatto censurare né tagliare né asportare il video. I legali dell’azienda hanno ritenuto che il video fosse diffamatorio. Questa è la vita. Ai miei figli non piacerebbe un vaffa. A me neanche. Se qualcuna dice le cose nel caso ne paga le conseguenze.