Sembra che ai bolognesi (o meglio alla maggior parte dei cittadini) non vada giù l’idea di trascorrere l’ultimo giorno dell’anno assieme ai cantanti dell’ultima edizione di X Factor. Le associazioni culturali della città hanno lanciato una protesta simbolica contro la decisione del Comune di far esibire i giovani artisti lanciati dal talent show di Raidue. Sendy Da Fre, presidente di Sempre Verdi Associati e fra i promotori della protesta anti Capodanno ha commentato così (Fonte La Repubblica):
In un periodo in cui si progetta di rimettere al centro la cultura e di farla divenire motore dell’economia oltre che dello spirito, questa ci sembra una scelta del tutto sbagliata. La TV spazzatura non merita certo di avere un palco così importante e se quando va in onda su un canale commerciale posso scegliere di cambiare, qui non ci lascia alternativa.
Le 50 associazioni unite nel gruppo Siamolacultura si uniscono al coro di dissensi:
Riproporre sul palco di Piazza Maggiore un programma televisivo che veicola valori come il successo, la fama facile e l’esibizione è sbagliato, le istituzioni avrebbero il dovere di stimolare i giovani verso altri ideali.
Al dibattito è intervenuto anche Massimo Carosi direttore di Danza Urbana:
L’idea che un format tv diventi l’unico elemento per organizzare un grande evento mi pare un po’ demoralizzante. Ci sono modelli culturali diversi che andrebbero supportati di cui il territorio bolognese è molto ricco e che meriterebbero di avere uno spazio di visibilità importante come il capodanno. Se mettiamo la cultura nelle mani della televisione, allora siamo davvero nei guai.
Il malcontento ha coinvolto anche personalità di spicco di Bologna tra cui l’attrice Angela Baraldi:
La situazione creatasi è un po’ triste, perché Bologna si distingueva per un tipo di offerta culturale autonoma e all’avanguardia rispetto alla media delle altre città. Questo evento da un po’ la misura della forte omologazione a cui ha portato la televisione perché, in fondo, se vado in piazza a vedere una cosa che vedo tutte le settimane in tv non imparo proprio nulla di nuovo. Oggettivamente penso che si possa far meglio di così, ma vedo una sorta di anemia della città.
Il musicista Emidio Clementi ha già fatto sapere che non ci sarà in Piazza Maggiore a brindare con Facchinetti & co:
Io non ci vado ma in realtà la cosa mi lascia più indifferente che altro. Se i soldi fossero stati tirati fuori dall’assessorato alla cultura la polemica avrebbe più senso. In fondo i privati i soldi li investono un po’ dove vogliono ed è vero anche che alla fine sul Capodanno si mette un po’ da parte quello che è l’aspetto culturale più stretto, e si bada più a far divertire la gente. Mi sembra sia andata peggio lo scorso anno quando l’assessore alla cultura Nicoletta Mantovani spese migliaia di euro per il concerto di Lucio Dalla.