Caparezza, si sa, è un artista che non le manda a dire, sia nei testi delle sue canzoni, sia nelle sue dichiarazioni alla stampa.
Ed è proprio in un’intervista rilasciata a La Stampa che il rapper e il cantautore pugliese, conduttore di Chi se ne frega della musica, su Deejay Tv, ha parlato della situazione attuale della musica italiana, con una particolare riflessione sugli artisti prodotti dai talent show:
Speriamo che non ci si fossilizzi sui talent. Sono in crisi perchè è passata la novità, è difficile che uno si appassioni a uno che esce da un talent. Un concerto, è come una vendita porta a porta, si gioca tutto tra voce e talento, tra palco e pubblico: e chi viene dal talent, alla fine, da lì deve passare, però ogni anno i nuovi arrivi cancellano i vecchi.
Le riflessioni di Caparezza sono ben ponderate e, spesso e volentieri, hanno trovato un riscontro nella realtà, con molti cantanti che hanno esaurito il loro appeal già al secondo disco, inevitabilmente schiacciati dall’arrivo inarrestabile delle new-entries.
C’è però da sottolineare che, non per tutti gli artisti usciti dai talent show, è stato così: è doveroso ammettere che artisti come Alessandra Amoroso o Marco Mengoni, giusto per fare un paio di esempi, hanno superato ampiamente la prova della “vendita porta a porta”, così denominata da Caparezza, resistendo, in modo più che egregio, anche all’arrivo massiccio dei nuovi colleghi.
Marco e Alessandra, i migliori tra i giovani!
Ecco giust’appunto perchè c’è gente come la Amoroso e Mengoni che una volta usciti dai talent hanno non solo venduto cd, ma anche ftt il pienone nei live, perchè uno intelligente come Caparezza oltre alle critiche non commenta anche i buoni risultati?? perchè devono tutti sempre e cmq puntare il dito su questi ragazzi. D’accordo non saranno di certo loro a salvare le sorti della discografia italiana (e non solo) ma almeno alcuni di loro hanno talento e su questo vogliono lavorare.