Quali sono state le tue esperienze prima di partecipare ad Italia’s got talent?
Ho fatto delle opere perchè avevo vinto dei concorsi dove il premio era quello di fare l’opera, appunto. Poi ho fatto concerti, serate ma erano tutte a titolo gratuito: finchè canti gratis canti dappertutto, quando vuoi farlo come lavoro e ti devono pagare.. allora non ti chiamano più.
Al talent show di Canale 5 come sei arrivata?
Per caso: ero su internet e stavo cercando concorsi per cantanti lirici e mi si è aperta la pagina del programma e mi sono detta “Arrivata a questo punto perchè non provare anche in televisione?”. Quindi ho mandato una mail, poi il giorno dopo mi sono detta che in molti avrebbero mandato mail e quindi una sola mail sarebbe servita a poco. Allora ne ho mandata una ogni giorno per quasi un mese. Nella tabella della motivazione io ho scritto che non era giusto trattare male una persona solo perchè in sovrappeso.
Quanto ti sei sentita usata e quanto hai usato tu stessa il programma?
Mah.. sentita usata no, non mi sono sentita usata. Io sono andata con l’idea che qualcuno mi potesse notare e chiamare per un ruolo nel mondo musicale e che mi facesse quindi lavorare. Di sicuro non mi aspettavo di arrivare fino in fondo soprattutto non mi aspettavo di fare un cd: è stato proprio un regalo più che un sogno (ride, ndr).
Hai dichiarato più volte di esserti sentita discriminata per il tuo peso, per in molti si sono chiesti: perchè Pavarotti no e Carmen Masola si?
Intanto Pavarotti era già un nome quindi non lo discriminavano di sicuro per il suo peso, lui era già riuscito ad entrare nell’ambito del teatro e quindi quando la lirica è arrivata in tv lui era già un nome, qualcuno di importante. Adesso siccome la lirica è entrata in tv, tendono a volere anche un bell’aspetto fisico.
E’ uscito da poco il tuo album d’esordio, Vissi d’arte, come lo definiresti?
Ah.. bella domanda (ride, ndr). Non lo so (ride, ndr). Per me è un sogno: ho sentito i miei amici, sono riuscita ad andare su Facebook e sono tutti contenti di questa cosa che piace anche alla gente che non ha mai ascoltato la lirica, quindi… Speriamo infatti di avvicinare le persone che non ascoltano la lirica a questo genere di musica.
Come è stato lavorare con Celso Valli?
Per me è stato semplice perchè mi ha fatto sentire a casa, è una persona che ti mette a tuo agio in tutto e per tutto. Io ho avuto paura i primi 20 minuti perchè mi sono trovata in un mondo che non conoscevo, che non era il mio. Quindi inizialmente avevo paura perchè non sapevo con chi mi sarei trovata a che fare: invece si sono rivelate delle persone stupende. Sono persone come noi, anzi ancora meglio perchè mi hanno aiutata in tutto.
Quale è la tua canzone preferita dell’album?
E’ dura.. il brano che a primo acchito non mi piaceva moltissimo perchè di solito l’Ave Maria si fa in latino e non in italiano, riascoltandola più volte mi piace molto l’Ave Maria di Schubert. Il brano, invece, che quando l’ascolto mi da ancora un pò di ansia è l’Adagio di Albinoni che mi scatena un qualcosa che.. è un ricordo continuo infatti è il brano che ascolto un pochino meno: mi ricorda mia nonna.
In molti ti hanno paragonata a Susan Boyle, anche se avete storie completamente differenti. Come hai preso questo paragone?
Non mi è piaciuto moltissimo: siamo arrivate entrambe per un talent show però io sono quasi 18 anni che studio, per cui la cosa è molto differente. Ha una bella voce, mi piace.. però lei non ha mai studiato in vita sua.
Parliamo di gossip: hai trovato il fidanzato?
(ride sonoramente, ndr) Me l’aspettavo.. posso dirti che in questo momento c’è una bellissima amicizia però vediamo come si sviluppa. Da parte mia c’è un amore folle, io li voglio un bene dell’anima.