L’Unione Nazionale Consumatori lancia la petizione “Televoto pulito”, che riguarda il Grande Fratello, i talent show e non solo. Spiega il segretario generale Massimiliano Dona:
Nel televoto il profilo più tradizionale di servizio di comunicazione cede il passo al profilo ‘partecipativo’ e per questo va tenuto in massima considerazione il principio di trasparenza verso il consumatore che decide di utilizzarlo. E’ ora di finirla con la bufala della democrazia televisiva se mancano i requisiti della trasparenza ed eguaglianza: se il telespettatore desidera spendere i suoi soldi con il televoto è libero di farlo, ma deve essere correttamente informato sulle regole del gioco, sui costi e sul peso che avrà la sua preferenza. Non possiamo accettare – che sia ancora possibile fare ricorso a sistemi di invio massivo di preferenze che alterano il risultato finale. Non è un mistero che l’esito di molte votazioni televisive sia stato determinato dall’acquisto di pacchetti di voti tramite call center, il che rappresenta un inganno ai consumatori e una violazione delle regole sui giochi a premio che escludono la possibilità di interventi esterni che alterino l’individuazione dei vincitori. E’ apprezzabile l’impegno su questo fronte dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che sta studiando una regolamentazione del televoto.
L’Unione Nazionale Consumatori, specie in vista dell’imminente Festival di Sanremo, ha fatto un elenco di dieci richieste che potete leggere subito dopo il salto: