La risposta commerciale e talentuosa a Susan Boyle arriva dalla Cina e ha trent’anni in più di lei: si chiama Wu Baiwei ed è una vedova di 79 anni, ex insegnante ora in pensione.
Wu, si è iscritta al talent show cinese Super Girl e, con una canzone degli anni trenta (sull’occupazione inglese in Cina) e ha sbaragliato la concorrenza (oltre seicento aspiranti cantanti), arrivando tra le 50 finaliste della sua città, Xian.
Uno dei giurati del programma, Wu Zhoutong, ha commentato:
Susan Boyle non ce l’ha fatta: la quarantottenne scozzese fenomeno di Britain’s got talent si è classificata seconda al talent show battuta dal gruppo di street dance dalle influenze pop, Diversity (il video della loro performance mozzafiato potete trovarlo dopo il salto).
Il gruppo londinese originario di Essex, formato da 10 ballerini tra i 12 e i 25 anni, ha vinto 100.000 sterline e la possibilità di partecipare al Royal Variety Show, grazie al verdetto del televoto che tutti davano ad appannaggio della Boyle.
La cantante, che in finale ha interpretato il suo cavallo di battaglia I dreamed a dream (video dopo il salto), delusa e sorpresa, si è confermata una signora quando ha detto:”Bravi, hanno vinto i migliori”.
Continua la marcia trionfale di Susan Boyle: la quarantottenne cantante inglese, scoperta dal talaent Britain’s Got Talent, sostenuta da milioni di fan, ha raggiunto la finale del programma.
Susan, che nella sua ultima apparizione ha cantato Memory (video dopo il salto), un brano tratto dal musical Cats, si sta piano piano trasformando: in semifinale aveva sopracciglia e acconciature nuove, un look più femminile e curato.
Nella finale del 30 maggio scopriremo se la cantante riuscirà a vincere le centomila sterline del montepremi e se i piccoli accorgimenti estetici saranno positivi (facendo pensare alle persone alla trasformazione del brutto anatroccolo in cigno) o controprucenti (il pubblico l’ha sempre ammirata per la sua voce da usignolo, ma anche per la sua naturalezza).
In Germania c’è un reality che ancora non è partito e già fa scandalo: Adulti alla prova (Erwachsen auf Probe), questo il titolo del reality che verrà trasmesso sulla Rtl, metterà alla prova aspiranti genitori che sognano di crescere un bambino, affindando ai teenager inesperti dei bebè per quattro giorni e quattro notti.
Lo show sembrerebbe pedagogico, eppure, al ministro Ursula Von Der Leyen, non piace. Il motivo? Non si rispettano i diritti dei bebè, che vengono considerati dallo show cavie da laboratorio, da sfruttare in modo irresponsabilie e mettono in pericolo il loro sviluppo.
Anche l’edizione 2009 di American Idol è andata in archivio: a vincere il talent show più seguito negli States è stato il ventitreenne studente, originario dell’Arkansas, Kris Allen.(video dopo il salto)
In finale il cantante ha battuto il favorito della serata Adam Lambert, grazie al televoto che ha registrato 100 milioni di voti (nuovo record per un talent show americano)!
E’ uscita da qualche giorno l’autobiografia di Aisleyne Horgan Wallace, la concorrente del Big Brother 7, che ha fatto impazzire per le sue forme l’Inghilterra (qualche foto dopo il salto).
Nel libro, presentato a Londra, dal titolo Aisleyne: Surviving guns, gangs and glamour, la ragazza racconta la sua vita, passata tra esperienze scioccanti (padre drogato e alcolizzato, madre più interessata alla sua religione che a lei) e solitudine, il suo trascorso da modella, la selezione del Grande Fratello, avvenuta per caso (stava accompagnando un suo amico ai provini), la sua permanenza nella casa e le sue amicizie (Amy Winehouse su tutte).
Aisleyne, che ha già posato senza veli per un calendario, grazie alla sua autobiografia è tornata a far parlare di sé, soprattutto dopo che, durante la presentazione del libro, le è uscito fuori il seno, per la felicità dei paparazzi.
Susan Boyle, la quarantasettenne ugola d’oro che sta facendo impazzire l’Inghilterra, tutti gli spettatori che la seguono a Britain’s Got talent e tutti gli internauti che la cercano su youtube, torna a far parlare di sé.
L’aspirante cantante, che ormai è una vera e propria star di fama internazionale, dopo essere stata al programma di Oprah Winfrey, la più importante presentatrice americana, stando a ciò che racconta il News of the World, avrebbe rifiutato l’invito del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che avrebbe voluto conoscerla.
Anche la Germania ha il suo nuovo talento canoro: ieri sera il ventiduenne Daniel Schumacher di Pfullendorf in Baden-Württemberg ha vinto la sesta edizione di Deuschland sucht den Superstar, una sorta di X Factor o American Idol tedesco trasmesso dalla RTL.
Il ragazzo nella finale, seguita da oltre sei milioni di spettatori, ha avuto la meglio sulla diciannovenne Sarah Kreuz, cantando Ain’t no sunshine, di Bill Whiters, Soulmate di Natasha Bedingfield e Anything but love scritta da Dieter Bohlen. Ora per lui si aprono le porte del mondo della musica: Daniel ha vinto, infatti, un contratto discografico e la canzone Anything but love è già undicesima in classifica.
Dopo il salto vi offriamo i video di due delle sue esibizioni della finale.
L’edizione 2009 di American Idol ha i suoi quattro finalisti Kris Allen, Danny Gokey, Allison Iraheta e Adam Lambert. Dopo il salto potete ascoltare i loro singoli.
Prima qualche informazione su di loro: Kriss Allen ha 23 anni, è sposato, molto religioso e originario dell’Arkansas; Allison Iraheta, originaria di El Salvador, è la più giovane tra i finalisti (17 anni), nonché l’unica ragazza rimasta in gara; Adam Lambert, ventisettenne omosessuale dichiarato di Los Angeles è il favorito di questa edizione, perché il pubblico e la critica lo adorano; Danny Gokey ha 29 anni, è molto credente, è sposato da 7 anni ed è il rivale principale di Adam alla vittoria finale, perché mai finito a rischio eliminazione.
In Germania sulla RTL andrà in onda, a partire dall’8 giugno, un nuovo reality dedicato alla recitazione, dal titolo Mission Hollywood, che mette in palio un ruolo in New Moon.
Dodici ragazze, che si stanno selezionando da marzo, si sfideranno in una serie di prove, dalla recitazione al bacio, dalle scene acrobatiche a quelle ballate, per riuscire a convincere la giuria e il pubblico a casa di essere pronte per debuttare al cinema nel sequel di Twilight o, visto che le riprese sono già cominciate, nel terzo film della saga, Eclipse.
Da giorni sui siti web di tutto il mondo non si fa altro che parlare di Susan Boyle e della sua voce da usignolo. Il suo successo parla chiaro: oltre 100 milioni di click in 10 giorni e offerte di ogni tipo per la casalinga scozzese concorrente di Britain’s got talent.
La consacrazione è arrivata, se così si può dire, dallo sbeffeggiamento degli autori di South Park, che nell’ultima puntata: Ike parte per la Somalia e scrive ai suoi genitori di preferire i paradisi tropicali a Susan Boyle, che la fa vomitare.
Cosa può accadere ad una quarantasettenne ancora vergine, che diventa all’improvviso una delle donne più popolari al mondo? Semplice: che una casa di produzione di pellicole porno sia pronta a coprirla d’oro per averla in un film.
Questa situazione è realmente accaduta. Protagonista è Susan Boyle, la cantante provetta del parente inglese di X Factor, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa: alla sagrestana che sta conquistando il mondo con la sua ugola la Kick Ass Films di Los Angeles ha offerto 690.000 sterline per perdere la verginità davanti alle telecamere.
Molti di voi mi hanno scritto perché parlassi anch’io, come sta facendo tutto il mondo, del fenomeno Susan Boyle, colei che nello show di ITV Britain’s got Talent, ha fatto alzare in piedi estrefatti pubblico e giuria, uniti in un fragoroso applauso per la sua performance (I dreamed a dream tratto dal musical Les Miserables).
Parliamone, visto che tutti ora si definiscono suoi fan (persino Demy Moore), visto che tutte le televisioni e le radio la vorrebbero come ospite, ma evitiamo di confrontare la sua voce splendida al suo aspetto fisico (non telegenico), perché è veramente svilente.
L’ultima frontiera del reality in tempi di crisi economica e licenziamenti a tappeto è il nuovo format della Endemol, Someone’s Gotta Go (Qualcuno se ne deve andare).
L’idea è veramente perversa e cattiva: la società che decide di partecipare alla trasmissione fa scontrare i propri dipendenti per mantenere il proprio posto di lavoro e il pubblico da casa, attraverso il televoto decide chi far licenziare.