Dopo la partecipazione alla terza edizione di XFactor si erano perse le tracce – musicalmente parlando – di Daniele Magro. Ora, a due anni di distanza, torna sulle scene con L’aria che respiro, il brano con cui si candida alla prossima edizione del Festival di Sanremo. L’abbiamo intervistato.
Come è nata la possibilità di partecipare al Festival di Sanremo? E’ stata una tua idea?
L’idea, ma più che altro la scommessa, è stata mia e delle persone che lavorano con me in questi ultimi anni. Del resto, il Festival di Sanremo è rimasta una delle poche vetrine per far conoscere la propria musica nel nostro paese e ha visto il passaggio e la consacrazione di moltissimi grandi artisti che amo. Percioò il solo pensiero di poterci cantare sarebbe un’esperienza fantastica.
Pensi che L’aria che respiro sia il brano giusto per il Festival?
Me lo auguro! Non è la prima volta che tento di salire sul palco dell’Ariston, ma quest’anno ci tengo particolarmente perchè credo ne L’Aria che respiro. Significherebbe molto per me poterla cantare al Festival.
Sei autore della canzone? Ci puoi parlare del brano?
L’Aria Che Respiro è una delle prime canzoni che ho scritto ed è nata come risposta ad un amico giornalista incontrato una sera a casa di amici che mi chiedeva insistentemente che aria respirassi (in senso astratto), come fosse la mia vita e quali fossero i miei sogni. Tornai a casa un pò seccato perché le sue domande mi sembravano fin troppo personali, ma decisi di rispondergli attraverso una canzone. Ancora non gliel’ho fatta sentire, però..
Come è stato realizzato il video?
Il video è stato girato in poco tempo ma con grande entusiasmo specie del regista, Tiziano Russo, col quale avevo già lavorato in passato. Complice una giornata ventosa e uggiosa, una costruzone moderna come un ponte ci sembrava la location più adatta per sottolineare il contrasto tra macro e microcosmo che la canzone stessa racconta. A stento, però, sono riuscito a immedesimarmi nella nostalgia del pezzo durante le riprese perché continuavo a distrarmi a causa dei passanti che facevano jogging in tuta e pantaloncini alle nove di mattina!
Stai realizzando anche un disco? Ce ne puoi parlare?
Si, L’aria che respiro non è solo una canzone ma un progetto di canzoni che raccontano quello che ho visto, che vedo e che vivo.
Che ricordo hai di X Factor? E’ un’esperienza che ripeteresti?
Ricordo molto bello, ma è come se dovessi ripetere le superiori. C’è la gita di fine anno, ma ci sono anche gli esami di stato.
Stai seguendo l’edizione di quest’anno?
Si la seguo e mi piace molto Jessica.
Un sogno nel cassetto?
Vorrei collaborare con Noel Gallagher, Sia e David Guetta.
era la seconda edizione con la Ventura suo giudice