La partecipazione di Alberto Di Salvatore, in arte Denis L’Illusionista, ad Italia’s Got Talent, ha lasciato il segno. Il giovane concorrente si è contraddistinto per aver mangiato il vetro, si è fatto spaccare un pezzo di cemento armato sull’addome, guadagnandosi meritatamente l’accesso alla seminfinale senza non poche critiche e pregiudizi sulla sua nobilissima arte.
Ciao Denis. Come è nata la passione per l’illusionismo?
Molto probabilmente deriva da mio padre: inventore e creatore di oggetti meccanici, mi ricordo che quando aveva le sue ispirazioni, la casa diventava un laboratorio! Erano fantastiche le cose che faceva, dava vita a oggetti inanimati. Ovviamente io ero il suo piccolo aiutante. Apparte questo, di tanto in tanto mi stupiva con dei semplici giochi di prestigio, che io a mia volta gli “rubavo” e facevo alle altre persone a me care.
Come è maturata la decisione di approdare ad Italia’s Got Talent?
Lavoravo con il circo quando mandai la mia richiesta di partecipazione per Italia’s Got Talent, mi richiamarono dopo 3 mesi, ero indeciso tornare a Roma (dove abito) o continuare la mia passione circense; La stessa sera mi accadde qualcosa di molto sgradevole: era l’ultimo spettacolo dell’ultima sera in una città vicino Napoli. Lavoravo per Lidia Togni, mentre mi stavo esibendo un signore si alzò e cominciò a prendermi di petto, dicendomi che quello che facevo era orrendo e non adatto ad un circo, e se suo figlio avesse fatto queste cose mi avrebbe denunciato! Tra le lamentele del pubblico, perchè volevano continuare a vedere il numero, se ne andò via, ed io finì il mio numero. Il giorno dopo venni convocato dal direttore del circo, che mi disse che era arrivata una denuncia. Probabilmente perchè mentre il signore si divincolava urlando, io lo ignoravo e continuavo il mio numero e quindi non contento mi fece la denuncia. Il direttore invece di mettersi dalla mia parte (essendo il fachirismo una delle prime attività circensi) mi disse che per il debutto a Napoli non potevano permettersi una cattiva pubblicità e quindi mi liquidarono in un circo gemellato con loro di quart’ordine. Per un artista penso questa sia una delusione enorme, andare a lavorare in uno dei circhi più grandi d’Italia, e finire in un circo di paese. Con voglia di riscatto e con la volontà di far capire veramente il messaggio che vuole lanciare questa disciplina, accettai le selezioni per Italia’s Got Talent.
Hai mai pensato di ipnotizzare Rudy Zerbi che più volte non si è risparmiato in commenti taglienti sui tuoi numeri?
Apprezzo Rudi Zerbi sia come persona sia il ruolo che interpretava: schietto e senza peli sulla lingua. Non gli dò torto a quello che mi ha detto in semifinale, non sapeva quello che aveva appena visto, come non lo sapeva la maggior parte del pubblico. Doveva esserci una spiegazione che gli autori hannno pensato bene ad eliminare probabilmente per le tempistiche, penalizzando la mia performance; la presentazione doveva essere la seguente: la catalessi è una forma di incoscienza simile allo svenimento, ma con la differenza che in catalessi tutti i muscoli sono contratti e nè polso, nè cuore risulteranno pulsare, questo perchè il battito cardiaco diventa talmente debole da non essere udito esternamente. C’era anche una piccola spiegazione per la masticata del vetri e l’invito a non fare queste cose a casa. Sarebbe stata diversa l’esibizione.
Hai avuto un buon riscontro nel pubblico dopo la tua partecipazione al talent show di Canale 5?
La cosa che mi ha fatto più piacere è diventare un’icona per questa disciplina. Tutto ciò mi rende molto fiero, perchè ci sono molte persone che si professani fachiri usando oggetti truccati, facendo così nascere nel pubblico scetticismo. Cosa cambia tra me e gli altri? Loro fanno i fachiri, io lo sono! Perchè il vero fachirismo è conoscere e saper gestire con la propria mente tutto quello che ci circonda, corpo compreso. Facendo un esempio, il 98% di noi non è capace a respirare, sembra un paradosso, ma nessuno ce l’ha insegnato, respirando male rechiamo dei danni al corpo. Per non parlare dei sensi poco allenati e quindi poco sviluppati, la nostra vista ci dà solo una visione parziale della realtà, il nostro udito non riesce a percepire suoni al di sopra di 15 mila periodi e al di sotto dei 30. Questa nostra limitatezza della percezione deve farci riflettere, se siamo così ciechi e sordi, quante altre cose esistono che sono al di là della nostra portata?
Puoi svelare ai nostri lettori, qualche trucco riguardo le esibizioni presentate nelle varie fasi del programma?
Torno a ripetere che trucchi non ce ne sono, chi si vuole avvicinare a questo campo dovrebbe cominciare a conoscere il proprio corpo e la propria mente consultando dei libri di psicologia e anatomia del corpo umano. Provare a fare queste cose senza una determinata preparazione potrebbe portare a seri danni fisici! Meglio fare i cantanti.