Sarafanna. Una parola che potrebbe racchiudere l’esperienza isolana di Eleonora Brigliadori ma che, in realtà, è solo un piccolo tassello dell’Isola dell’ecclettica attrice, composta da viaggi nell’aldilà (con incontri metafisici), da discorsi surreali e al tempo stesso immensamente affascinanti…
L’abbiamo raggiunta telefonicamente per farci raccontare la sua Isola senza censure e per parlare dei progetti futuri (dopo il salto trovate l’audio integrale dell’intervista). Eleonora apre l’intervista con una piccola polemica:
Ciò che si è visto qui dell’Isola è una piccola parte […]. Di quasi ottanta giorni di permanenza in Honduras quello che è andato in onda e continua ad andare in onda è lo 0,01% del tempo reale […]. I litigi che sono stati mostrati e discussi in Italia, nella vita honduregna venivano dimenticati dopo 1 ora. Quando sono tornata ho rivisto alcuni filmati e non mi ricordavo nemmeno più certi momenti; mentre mi ricordo altri momenti bellissimi che non ho visto. [..] Il vero reality è qui (in Italia, ndr) dove avviene una vera selezione di cose che seguono la logica del reality, mentre in Honduras c’era un’altra realtà: molto bella e più alta di quello che si può immaginare.
Alla domanda Ci sei o ci fai, Eleonora ammette:
Sull’Isola ho recitato dei monologhi. Come, per esempio, l’incipit di Diario segreto, uno spettacolo dedicato alla Shoah che porto da 6 anni nei teatri delle scuole. L’ho recitato a Paganini, Giorgia e Magda sulla Mala Suerte, anche se non è mai andato in onda.
Perchè ha pa all’Isola?
Ho partecipato come testimone di tutto ciò che ho sperimentato in questi anni. Sono stata la prima vegetariana sull’Isola. Mi sono atenuta dalle ricompense con la carne. Ho rifiutato gli integratori di sintesi. Ho fatto un digiuno che non si era mai visto. […] Ho trovato uno spazio di sperimentazione privilegiato che solo in quel contesto avrei potuto attivare. In Italia non riesco a dedicarmi 1 ora e mezzo alla meditazione tutte le mattine.
Sullo svenimento (anche se sottolinea che non è stato uno svenimento, ma un’esperienza onirica), Eleonora precisa:
Avevo appena finito la mia meditazione e mi sono accasciata riprendendo un discorso interrotto. E’ stato un sonno molto profondo nelle quali ho avuto delle esperienze. […] Ho rivisto mio padre, dopo mesi che non lo sognavo con quella presenza, e per me è stato molto importante perchè cadeva nel giorno del suo compleanno.
Ma cosa rappresenta per Eleonora la meditazione?
La metiazione è la base della capacità di essere padroni del proprio corpo eterico. Il copro eterico è ciò che fà la differenza tra un cadavere e un corpo vivente. Lavorando ogni giorno con la meditazione si cominciano a creare strumenti spirituali che servono per arrivare a riuscire a comprendere quella parte della realtà che non ricade sotto la sfera visibile.
Infine una dichiarazione sull’imitazione sarafannosa (che apprezza molto) di Virginia Raffaele:
Sono le personalità che hanno qualcosa da dire che meritano le imitazioni, non certo coloro che sono degli encefalogrammi piatti. Se non avessi detto le cose che ho detto, Sarafanna non avrebbe avuto successo.
Ciao!la prof.Brigliadori,è 1a grande donna,1a persona eccezionale!con la sua azione migliora il mondo!ora con la sua pittura l ewolwing art,eleva lo spirito!viene criticata,da gente ke nn arriva alle sue altesse di spiritualità!nicola fiorito