Emanuele Filiberto doveva fare l’inviato per La Tribù

Emanuele Filiberto di Savoia è pronto ed entusiasta per la nuova avventura che lo vedrà fra i protagonisti, ovvero il reality show ai nastri di partenza La Tribù – Missione India. Alle pagine di Visto, il principe ha svelato che inizialmente era stato contattato come inviato, ma poi è stato lui a voler partecipare come concorrente:

Due mesi fa mi hanno convocato in Mediaset i responsabili della società produttrice di quello che doveva essere il nuovo reality, La tribù appunto. Avevano pensato a me come inviato. Quando sono andato a sentire di che cosa si trattava sono rimasto affascinato dal concetto e dall’ obiettivo del gioco. Così ho pensato da subito che quello dell’inviato era un ruolo che mi sarebbe andato stretto: volevo far parte del gruppo. Così mi sono autocandidato.

Intanto ha subito qualcosa da ridire con uno dei concorrenti, Vittorio Marcelli:

Vivendo tra l’Italia e l’estero, non sono molto preparato. Mi sarebbe piaciuto incontrare Andrew Howe, ma so che ha dei problemi coi permessi. Poi ho letto proprio su Vìsto l’intervista a Vittorio Marcelli: dice che è un leader. Non credo che servirà un atteggiamento simile. Saremo tutti sullo stesso piano e tutti leader.

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