Emanuele Filiberto ha deciso di querelare uno storico francese che ha inserito il nonno Umberto II nella lista degli omosessuali illustri del suo Dictionnaire des Chefs d’Etat homosexuels ou bisexuels – Dizionario dei Capi di Stato Omosessuali o Bisessuali. Ecco le sue dichiarazioni a Klauscondicio:
Chiederò il sequestro del volume e un maxi risarcimento danni perché infanga la memoria di mio nonno con volgarissimi pettegolezzi, con la famiglia stiamo valutando anche una maxi querela per diffamazione. Proprio perché sono a favore delle unioni gay – precisa nel corso della puntata – e contro le discriminazioni sessuali, devolverò interamente alla lotta contro l’omofobia e all’Arci Gay la cifra che la mia famiglia eventualmente otterrà in seguito alla vittoria del contenzioso.
Ha aggiunto:
Il fatto che mi ha lasciato veramente di stucco non è tanto il dubbio insinuato circa il reale orientamento sessuale di mio nonno, anche perché la mia stima verso di lui rimarrebbe immutata, quanto la totale falsificazione dei dati storici. Nel libro si dice tra l’altro che anche Mussolini era a conoscenza dell’omosessualità di Umberto II e che, per questo, lo faceva seguire e intercettare telefonicamente. Questa cosa mi è stata confermata da mia nonna, ma il vero motivo era un altro: il Duce temeva l’influenza del re e della regina e aveva paura che facessero amicizia con gli antifascisti. L’autore del dizionario poi parla addirittura di un presunto flirt di mio nonno con Luchino Visconti, che a sua volta lo avrebbe quasi confessato pubblicamente nella sua autobiografia. Io posso dire con convinzione che sono delle calunnie vergognose!
Da quando essere gay equivale a denigrare una persona?!
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Fonte | via Il Messaggero