Emma Marrone, sulle pagine del Corriere della Sera, ha parlato di uno dei capitoli più brutti della sua vita, il cancro all’utero che l’ha colpita e che ha brillantemente sconfitto, due anni fa.
Dopo questa terribile esperienza che ha vissuto, la cantante salentina ha prestavo il suo volto, a titolo gratuito, per una campagna di prevenzione per la Fondazione Ant di Bologna.
Ecco le dichiarazioni di Emma riguardo alla sua esperienza:
Il ginecologo mi ha detto: tumore, operare con la massima urgenza. La neoplasia mi aveva preso utero e ovaie. Avevo fatto la Tac e la risonanza magnetica. Anche la ricerca dei marker nel sangue confermava la presenza di cellule tumorali. A quel punto non potevo più sfuggire.
Nonostante il momento di grande sofferenza, Emma, prima dell’operazione, si è resa protagonista di un bellissimo gesto. La cantante, infatti, chiese di firmare il consenso per la donazione degli organi in caso che l’operazione non fosse andata a buon fine:
Ero serena, il perché non lo so. Sarà che sono abbastanza credente, pregavo molto. Avevo paura però volevo comunque affrontare tutto.
L’intervento, durato sette ore, ha dato i risultati sperati:
Non smetterò mai di ringraziare la dottoressa Marialuisa Framarino e lo staff di Ginecologia. Mi hanno accolto subito bene e mi hanno salvato la vita. Lei ce l’ha messa tutta per salvarmi le ovaie e l’utero. E c’è riuscita. Fortunatamente non c’è stato nemmeno bisogno di fare radio o chemioterapia, come invece mi era stato anticipato. Dopo l’intervento ho fatto di nuovo gli esami ed era sparito tutto. Sono stata dimessa anche un giorno prima del previsto, perché volevo tornare a casa. È stato il solo momento in cui ho pianto: non pensavo di uscire con le mie gambe, sinceramente.
Emma ha, quindi, affermato che il modo migliore per sconfiggere il cancro all’utero è la prevenzione:
Cercalo prima che ti trovi. Fidati di me e pensa seriamente alla prevenzione. Se lo faccio adesso è perché ci credo e voglio aiutare, se posso.
Questa campagna di prevenzione partirà la prossima settimana e noi facciamo, ovviamente, i nostri più sentiti complimenti a Emma.
Una storia molto toccante.
E’ ammirevole che una donna così giovane
si mette in gioco per divulgare l’importanza della prevenzione.