A Panorama.it, Roberto Casalino (autore di Cercavo amore assieme a Nicco Verrienti) ha spiegato come è nato il nuovo singolo di Emma Marrone:
La canzone è nata esattamente un anno fa. Il testo è nato prendendo come riferimento ai problemi che Emma stava vivendo proprio in quel periodo con Stefano De Martino, per la storia avuta con la ballerina Giulia Pauselli. Il caso ha voluto che questo fatto di sia ripetuto esattamente a un anno di distanza. Da una parte sono contento perché questo singolo le permette nei live di sfogarsi, dall’altro non sono cose che in generale fanno piacere.
Ha aggiunto:
Il brano arriva subito dopo il brano di Kekko Silvestre Non è l’inferno, con la stessa idea musicale, sempre molto rock. Quando mi è stato chiesto di lavorare per l’album di Emma, ho fatto quello che cerco di fare sempre in questi casi, quando non sono a strettissimo contatto sull’artista. Immaginare parole che possano sentire bene addosso, pensarle fin da subito come se a cantarle fosse lei. Ho presentato questa canzone chiusa e finita quando ormai la burrasca era finita, già in fase di registrazione ha dimostrato di sentire appieno lo spirito della canzone. Parla della rabbia di una donna che è stata illusa.
Un brano che casca (ahimé) a fagiolo in questo tormentato periodo per la cantante pugliese:
L’immaginario che gira intorno all’amore tradito ha spesso a che fare con il dolore, anche fisico. Di certo non me la sento di vedere queste parole come una sorta di profezia, sono sicuro che Emma, a differenza di quanto scrivono molte fan sul web, non stia affatto godendo dell’incidente avuto dal suo ex. Anzi.
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