Fabrizio Corona, che sarà il primo ospite della nuova edizione del Maurizio Costanzo Show, è ritornato in libertà da quasi un anno e per la prima volta parla dei giorni bui del carcere.L’imprenditore, sulle pagine del settimanale Chi, racconta:
Nessuno può capire che cos’è il carcere se non lo ha vissuto pienamente e duramente. Non era una semplice custodia cautelare la mia. Era una condanna definitiva. In totale quattordici anni e due mesi. Ero un detenuto sorvegliato in modo speciale per via della mia popolarità. Da quando sono uscito dal carcere, non ho mai raccontato la mia vita tra le sbarre. Provo vergogna, mi fa male, il ricordo lacera la mente e il cuore. Lo fa sanguinare. Di notte però capita spesso di svegliarmi all’improvviso e di non credere che sia finita. Posso solo dirle che in galera mi è successo di tutto. L’inimmaginabile. Non è stata una semplice detenzione.
Fabrizio parla della sua vita in carcere:
I primi due anni li ho trascorsi chiuso in cella. Ventidue ore al giorno in una cella di tre metri quadrati. Ho imparato il codice penale a memoria… Non ho mai accettato con me stesso il fatto di essere un detenuto. Mi guardavo dall’esterno e non mi consideravo tale. Ho evitato tutto, ho evitato la vita comune nella galera. Mi sono creato un mondo parallelo, fatto di libri, quotidiani, tv, palestra in cella e la mia inseparabile radiolina.
Corona spiega quale è stata la prima cosa che ho fatto una volta libero:
Mi sono fermato in autostrada, ho guardato il cielo e ho vomitato. Poi mi sono fatto una scopata.