A breve uscirà Mea Culpa – Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me, scritto da Fabrizio Corona, con l’aiuto del fratello Federico, nel carcere di Opera dove è tutt’ora detenuto. Nel libro sono contenute alcune lettere dell’imprenditore alle persone più importanti della sua vita, tra cui l’ex moglie Nina Moric e l’ex fidanzata Belen Rodriguez.Il settimanale Chi pubblica alcuni stralci dell’intensa missiva indirizzata da Fabrizio alla showgirl argentina :
Dopo che abbiamo iniziato a frequentarci la mia vita è completamente cambiata e più passava il tempo, più il diavolo si allontanava da me. La mia immagine non ti ha rovinato, anzi ha contribuito a creare un personaggio incredibile, unico, uno strano mix di bellezza e trasgressione, fama e disobbedienza. Un’altra storia d’amore a metà tra un reality e vita vera, con improvvisi e continui colpi di scena, dove purtroppo, ancora una volta, ero io il regista. Ero all’apice della carriera. Non avevo imparato ancora la lezione, non mi era bastato il fallimento del mio matrimonio e così ho continuato a commettere gli stessi errori, che però hanno contribuito a farti diventare quello che sei oggi.
Corona ripercorre la loro storia d’amore:
Tu eri appena arrivata in Italia ed eri fidanzata con un giovane pierre, io ero sposato da più di tre anni ed ero innamorato. Non avrei dovuto notarti e invece sono stato tutta la sera a guardarti. Era una storia improbabile, avevamo troppi problemi, io in particolare ne avevo tanti e grossi. Quante notti d’inverno ho dormito fuori dalla porta di quella casa di ringhiera al freddo, sotto la pioggia, sdraiato sul tappetino, con te che continuavi a guardare dallo spioncino per controllare che fossi ancora lì.
Corona spiega che cosa ha provato quando Belen iniziò la sua storia d’amore con Stefano De Martino:
Così, dopo la prima naturale reazione di rabbia, per la prima volta dopo tre anni e mezzo non ti ho più rincorso, perché sapevo che quella luce che dicevi di cercare nei miei occhi non sarebbe più tornata……Se ti avessi incontrato prima, forse oggi non sarei qui dentro.