Nelle ultime settimane Fabrizio Corona è ritornato all’onore delle cronache in seguito all’uscita di Mea Culpa, il libro autobiografico scritto durante la detenzione nel carcere di Opera. L’imprenditore confida che il carcere lo ha salvato e che, se non lo avessero arrestato avrebbe potuto morire.Corona, in un’intervista a Vanity Fair, parla della fuga in Portogallo dopo la condanna definitiva:
Non lo rifarei. Ho perso la fiducia dei magistrati e la mia credibilità. Anche se il mio non è stato un vero tentativo di evasione. Come si può pensare di fuggire a bordo di una 500 con 300 euro in tasca, rinunciando a tutto, mio figlio, il mio ufficio, la mia famiglia?
Fabrizio spiega di sentirsi più libero ora, nonostante sia in carcere, di quanto non lo fosse quando era un uomo libero:
Sono riuscito a fermarmi, ad avere il tempo di riflettere. Non voglio sembrare drammatico, ma se non fossi finito in prigione, sarei potuto morire. Ero ossessionato dal successo, dai soldi. Dovevo avere le donne più belle, il fisico più scolpito, il look più alla moda. Volevo una vita perfetta e avevo il terrore di perdere tutto. E così mi ammazzavo di lavoro, incontri, appuntamenti, palestra. Il chirurgo mi aiutava a fermare il tempo, le sostanze chimiche mi davano una mano a reggere. Mi riempivo di pillole: pillole per allenarmi, per fare l’amore, per dormire.
Corona è cambiato e non solo interiormente:
Dopo un anno di carcere, mi guardo allo specchio e mi vedo diverso. Ho i capelli lunghi e ricci, la barba curata, ho perso molti denti, sono dimagrito, la mia faccia non ha più quel gonfiore chimico.
Nonostante la fama da latin lover il sesso non gli manca:
Ne ho fatto così tanto prima del mio arresto che quasi avevo la nausea. Quello che mi mancano solo le emozioni.
Che l’imprenditore abbia finalmente capito la lezione?