Fight Quest, al contrario, manda due buoni a nulla come Jimmy Smith (non il grande musicista ma uno che picchia duro e mette a tappeto lo sfidante in meno di tre minuti) e Doug Anderson (specializzato in arti marziali dopo un passato sfolgorante nell’esercito ma con un animo inquieto) intorno al mondo per studiare nuove tecniche di combattimento con i maestri che trovano strada facendo. In seguito devono affrontare dei concorrenti del posto. Nemmeno il gruppo gli mostra un po’ di pietà, a partire dalla Korea, passando per il Brasile, per poi finire in Francia e in Israele. È molto interessante vedere (non solo per gli appassionati di Jiu Jitsu o di Kung Fu) come si svolgono gli allenamenti e in che modo vengono svolte le tecniche di perfezionamento di queste arti marziali nei paesi d’origine.
Niente a che vedere con quello che abbiamo a che fare nelle nostre palestre. Per alcune discipline come il Krav Maga, originaria dell’Israele, è più facile pensare ad una comune rissa più che ad una disciplina militare: tirare i capelli, mettere le dita negli occhi e tirare calci nelle zone critiche sono certamente un modo per convincere il nemico ad arrendersi.
Andato in onda dal 2007 al 2009, lo show ha registrato un interesse che è andato calando verso le ultime puntate e così la produzione ha deciso di non proseguire il giro del mondo alla scoperta di nuove arti marziali. A detta dei due protagonisti questo reality vuole rappresentare la metafora della vita: ovvero la lotta continua contro gli ostacoli di tutti i giorni, il fatto di dover compiere delle scelte più o meno obbligate e dover affrontare le difficoltà a testa alta.