Francesco Arca è il protagonista del nuovo film di Opzetek, Allacciate le cinture, in cui recita al fianco di Kasia Smutniak. L’attore parla del suo percorso e del desiderio di diventare presto papà.Francesco, in un’intervista al settimanale Oggi, racconta come è stato lavorare con il grande regista turco:
Dal 2007 in avanti il mio cammino, nonostante le cattiverie che stanno dicendo e che diranno sempre, è fatto di studio e di grande impegno. Poi ha contato molto anche la fortuna, al 70 per cento direi, e spero di averla sfruttata al meglio. Lavorare con Ferzan è stato meraviglioso e semplice perché lui è un vero maestro: io non ho fatto altro che affidarmi e seguire i suoi consigli.
Arca racconta che per interpretare il ruolo di Bruno ha dovuto ingrassare di 12 kg e tagliarsi i capelli:
Nella seconda parte del film, Ozpetek mi ha chiesto di ingrassare e io ho messo su 12 chili in 22 giorni. Quando sono arrivato sul set lui, però, non era soddisfatto e mi ripeteva che non ero cambiato abbastanza. Alla fine ha deciso che dovevo rasarmi i capelli a zero. Ecco: i capelli sono il mio tallone d’Achille, ci tengo molto, e sono andato un attimo in crisi. Oltretutto lui ha voluto accentuare la stempiatura per farmi sembrare più vecchio. Per la prima volta ho perso la dimensione del mio aspetto, mi sono visto brutto e ho capito molto cose. È stata una mossa vincente.
L’attore confida la sua voglia di paternità:
Ho sempre detto che un figlio è il motivo per il quale si nasce. Arriviamo in questo mondo per dare la vita e per me sarebbe un sogno. È una cosa che dicevo anche quando facevo il killer professionista, ovvero il tronista. Forse quando si perde il papà da piccoli, come è accaduto a me, scatta la voglia di emularlo e quindi c’è un forte desiderio di diventare padre.…Il film mi ha fatto fare delle riflessioni importanti ma le cose devono accadere da sole. Succederà. Comunque i bambini arrivano senza stare a pianificare e le nozze per me non sono un punto di arrivo.
Chissà che presto il sogno di Francesco non diventi realtà.