Al quotidiano Il Giorno, Giusy Ferreri anticipa i contenuti del suo ultimo album, Il mio universo:
Un punto di partenza per il pensiero esposto, la chiara identità musicale, le sonorità rock che riprongono in chiave leggera i miei amori dark e new wave.
E sul brano sanremese, Il Mare immenso, rivela:
È la fotografia di quella che ero prima di “Novembre”, di quella che sono e sarò. La base è rock, poi c’è una ricerca sulla voce, i testi e il suono. Alla fine abbiamo lavorato con quattro produttori perché non pensavamo di andare a Sanremo e ci siamo ritrovati a correre. A Corrado Rustici e Marco Trentacoste, che avevo voluto fin dall’inizio, abbiamo aggiunto per i miei quattro pezzi Simone Bertolotti (Elisa), che ha subito trovato un grande feeling con la band. E Luca Rustici che firma con Ania “Il mio comandamento” ed è il fratello di Corrado. Poi c’è la sterzata radicale nella scelta dei brani, la necessità di uscire da un mondo, quello di “Non ti scordar mai di me”, che ho portato avanti con coerenza e rotto con “Fotografie”. Volevo ritrovare la mia voce, la semplice postura che hai sul palco quando senti arrivare sonorità più tue.
Un’anticipazione anche sulle altre dodici tracce del cd:
Desideravo avere un pezzo di Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, ho fatto ascoltare loro “Linguaggio immaginario”, scritta con Maurizio Parafioriti, e ho chiesto qualcosa di immaginario, alla “Polvere”. È arrivato “Deja Vù”. Roberto Casalino firma “Hai scelto me”, più easy, da domenica pomeriggio al mare. Mi è sempre piaciuto Rudy Marra per il linguaggio e “Piccoli dettagli” lo dimostra come il divertimento di “Noi brave ragazze”. “Respiro” di Gennaro Cosmo Parlato ha parole che avevo voglia di pronunciare. Una linea melodica e un timbro vocale narrante, un solco sentimentale preciso. Francesco Bianconi e Luca Chiaravalli regalano “Rosita”, un gioco pericoloso dalle sonorità cool e brit. Rock soft è “Il mio universo” di Massimiliano Zanotti (IdeaSonica), un esperimento vocale interessante. “Rossi papaveri”, da una base di Michele Canova, è un messaggio contro la droga. Chiusura forte. Mio padre credeva che “Linguaggio immaginario” di Luca e Ania fosse stato scritto da me. Con “Niente Promesse” ha sonorità coerenti e aggressive. Bello.
FORZA GIUSYYYY! 😀
Grande Giusy! *___*