Luana Sperelli racconta su Libero il backstage del Grande Fratello 11, snocciolando numeri e descrivendo il lavoro che svolgono seicento persone per far funzionare il reality più seguito d’Italia.
I numeri: 21 registi coordinati da Alessio Pollacci si alternano 24 ore su 24; la casa è sorvegliata da 74 telecamere e 80 microfoni; gli autori sono 10 per la regia di Sergio Colabona; turni durano mediamente sette ore; i reportisti che seguono tutto il GF e lo trascrivono in modo sintetico sono 4; il team della sala di produzione è formata da 17 persone.
Stefano Pappacoda, addetto al montaggio, spiega quanto ci vuole per realizzare la striscia quotidiana di 20 minuti:
Tutta la notte per sintetizzare un’intera giornata in quattro ore di immagini scremate poi a venti minuti. Tocco finale la mattina dopo con la supervisione e il perfezionamento degli autori che aggiungono o tagliano scene della storia.
Marco Monacchia, segretario di produzione, racconta che loro si occupano di tutto e di più:
Dalla spesa al reperire medici o portare i concorrenti in ospedale, nei casi gravi. Dalle consegne alle riparazioni, ma coi ragazzi preventivamente chiusi in un altro ambiente, non interagiamo mai con loro.
L’autore Andrea Palazzo rivela:
Questa edizione, così lunga, è stata più complicata, come alto numero dei partecipanti e nuovi ingressi in corso d’opera. E se nelle prime edizioni i ragazzi vivevano in un microcosmo, ora hanno una finestra sul mondo, informati di fatti di cronaca.