Oggi ospitiamo Davide Clivio, quarto eliminato della undicesima edizione del Grande Fratello.
Clivio, il 68% ti ha eliminato. È tanto…
Tantissimo, ma è la perfetta versione della realtà. Io stesso ho percepito nell’ultimo istante in cui mi sono trovato in nomination con lui e ovviamente mi ha fatto capire che l’avventura nella casa era finita. Contro David penso che lo sarebbe stato per chiunque, per come è fatto, per quello che ha dimostrato nella casa. Chiunque altro nella nomination non mi avrebbe spaventato perché il mio essere me stesso mi dava forza, però lui, come me, era uno dei pochi che era rimasto se stesso e premiato perché oltre quello ha dato tanto alla casa in un modo o nell’altro. Quindi capisco la scelta degli italiani, perfettamente.
Perché hai deciso di partecipare al Grande Fratello?
Ho voluto, al di la degli obbiettivi di vita, soprattutto mettermi alla prova perché io ho un pessimo rapporto con tutto ciò che è stato il Grande Fratello e tutto ciò che ha contenuto la casa. E quindi ho detto: “Se è così, vediamo se ho il coraggio di affrontare questa cosa e di vedere come esco”. Purtroppo mi rendo conto perché detestavo quello trasmetteva il Grande Fratello e perché tutt’ora ho una pessima immagine di questo, ovvero dei meccanismi che si sono creati, di quello che ho dovuto sopportare in qualche modo.
Perché gli autori ti hanno scelto, cosa offrivi in più degli altri?
Al di la dell’estetica, penso che avessi tanto da comunicare in quanto sia i trascorsi di vita che il mio modo di pensare che credimi sono molto al di fuori del comune. Tutto ciò che faccio nella mia vita e come lo faccio mi hanno sempre distinto in bene e in male. Sicuramente il mio tipo di persona nel Grande Fratello non c’è mai stata. Il fatto che non mi sia espresso come si deve è stato un limite forte, ma non era facile esprimersi con delle persone che non ti danno fiducia, non ti danno l’apertura che tu vorresti da un vero rapporto, perché se non è vero è facile giocare. Tutti giocavano tranne me, se questo non lo ottieni purtroppo esprimi come sei.
Ti riporto un po’ di dichiarazioni dei tuoi inquilini. Davide: “Non avrebbe dovuto farlo un programma del genere”. Nando: “Sta sempre in posa”. Francesca: “Si deve svegliare”. Ferdinando: “Dorme sempre”. Elisa: “Per stare con Clivio avrei dovuto essere drogata”. Guendalina: “E’ lento anche nei movimenti”. Secondo te hanno detto al verità?
Sono estremamente superficiali, come lo è la maggior parte dei componenti della casa. Il motivo per cui ho inevitabilmente deciso, senza rendermene conto, di non volermi dare a loro. Io sono coerente con la frase che ho detto agli autori: “Ho pochi amici stretti, ne ho due per assurdo, e tantissimi conoscenti”. Loro non si meritavano altro che questo: non c’è spazio per le amicizie, non ci sono basi di sorta né loro con me né loro tra di loro. Se non azzuffarsi e strapparsi a morsi fino a che uno ne resta sopravissuto.
Dimmi quello che ti ha deluso maggiormente e se sono cattive più le donne o gli uomini…
Gli uomini sicuramente. Tra gli uomini ho avuto sensazioni negative tra diversi. Giuliano sarebbe scontato, infatti non lo dico. Ferdinando inesistente. Pietro e Davide, avendoli conosciuto ho potuto sfiorare per un attimo ciò che andava al di la della apparenza. Mentre le persone con cui poteva esserci un feeling, con cui ho cercato il confronto sono stati Andrea, Alessandro e Nando, lì non sono riuscito ad andare oltre, è stato un mio limite perché avevo interesse nel legare con loro.
Gli autori hanno fatto di tutto pur di metterti in nomination, sai spiegarmi il perché?
I motivi sono mille. La mia capacità analitica mi fa pensare che le nomination ristrette servivano a tutelare personaggi che avevano ancora da… che dovevano ancora far parte di mille altre storie e di mille altre costruzioni. Quindi hanno dovuto tirar fuori le persone che potevano permettersi di perdere perché non erano state forti, perché non hanno la volontà di far parte di meccanismi per me ai limiti del perverso e quindi non mi stupisco del fatto che cercassero di farmi fuori per un’incapacità, una mancanza di volontà di dare ciò che tanti danno al limite della falsità. Io sono me stesso, ho fatto un percorso di crescita e, come nell’ultima settimana si è visto, anche di maggiore determinazione. Però sempre nei paletti dei miei valori, altrimenti poi si vedevano eh eh.
Guardando le tue reazioni, ogni volta che sei stato in nomination, sembrava che ti stessero per fucilare. Non è che hai preso il GF troppo seriamente?
Giusto. Io prendo molto sul serio tutto ciò che faccio. Per me il GF non era un gioco, e un gioco per chi lo intende da giocatore, ovvero vado lì e mi reinvento ad ogni modo. Io invece con il mio essere me stesso ho sbattuto contro parecchi muri. La nomination ogni volta è stata un duro colpo, lo ammetto, assolutamente.
Si è visto…
Le reazioni che hanno seguito la nomination erano molto tristi. Vedevo l’ombra dell’ombra di me stesso e quindi la mia inespressività ha toccato limiti storici. L’essere fuori di qui una persona completamente differente, ed è quello che dimostrerò, mi fa ancor più, comunque… sono fuori anche per la mi mancanza di determinazione, oltre per la mia mancanza di voler mettermi in gioco con persone che non meritavano il mio essere.
Cosa vorresti fare da grande?
Dovrei fare mente locale e capire un po’ come il mondo all’esterno ha reagito a quello che io sono, perché non ti nego perché oltre all’estetica ci sono i contenuti e le passioni giuste per intraprendere dei percorsi artistici. Mi piacerebbe capire se posso trovare un mio spazio del grande mondo della televisione, del cinema, di tutto quello che è l’arte moderna. Quindi la passione c’è, la voglia di mettersi in gioco c’è, la voglia di crescere e di crearsi una preparazione giusta c’è, e presto verrà messa in atto. A prescindere da tutto ciò che il futuro mi riserverà, perché è un mio percorso personale, non funzionale per fare qualcosa nella televisione, nel cinema. Quello sarà solo se me lo meriterò e al momento giusto, che sarà tra un mese un anno o dieci anni….
Oppure può darsi che non accada mai…
Infatti, è una mia volontà ma che può infrangersi con la dura realtà dei fatti. Ci sono le strade che comunque non negherò mai, al di la del successo che potrei riscuotere, che sono quelle della laurea, funzionale all’azienda di famiglia che è nel cuore: sessanta anni di storia, i miei genitori e tutto quello che mi hanno dato e glielo ridarò standogli vicino per sempre a prescindere da tutto.
Hai detto: “Eravamo una famiglia ricca e ora non lo siamo più”. Com’è cambiata la tua vita da ricco a povero?
Esserlo era ai tempi di quando ero talmente bambino che non mi rendevo conto. Purtroppo ho affrontato la caduta, in qualche modo, quindi il dover aiutare mio padre a rialzarsi e affrontare la realtà, la dura realtà degli ultimi anni. Non sono stato altro che abituato alle grandi difficoltà che si susseguono dopo che la mia vita, purtroppo, ha riservato a mio padre e alla mia famiglia. Sono abituato a questo e continuerò ad essere pronto al sacrificio, grazie e per colpa anche della vita che ho dovuto affrontare fino ad ora.
Hai dichiarato nella scheda di presentazione di essere un imprenditore, salvo poi leggere sul web che sei un modello a tempo pieno. Sai che l’agenzia per cui lavori, o meglio lavoravi, ti ha licenziato?
La cosa mi fa sorridere. Stavo per liberarmi io di loro. È stato un perfetto contro matrimonio… emh divorzio.
Loro hanno dichiarato: “L’immagine del Grande Fratello non è mai particolarmente apprezzata dall’esigente e particolare mondo della moda”.
La mia agenzia non avrà nulla da me, a prescindere, quindi il percorso della moda se ci sarà, ci sarà a prescindere. Se una persona vale queste sono solo scuse superficiali. Chi mi saprà valorizzare avrà tutta la mia professionalità e sappi comunque che non sono un modello a tempo pieno, ma sono una persona che ha dato e a preso della moda il giusto col cuore e con la presenza fisica. Sono soprattutto stato in azienda, in azienda, in azienda.
L’ho letto dal web, non è che me lo sono inventato…
Certo, mi piaceva chiarirlo.
Qual è la cosa di cui vai più fiero?
La mia umiltà e il mio spirito di sacrificio e il fatto di essere vero, vero, vero.
Sul web è circolata la voce di una tua presunta omosessualità…
Dopo tutte le interviste, non mi era ancora arrivata questa toccatina. E mi sono detto: “Quando arriva?”. Me la volevo ridere questa cosa. È fantastica. Se è possibile giustificamela, così almeno ti rispondo. Non riesco in nessun modo a giustificarmela.
Prima di tutto non ti hanno accusato di omicidio, quindi non vedo dove sia il problema…
No, no, no. Non mi sono arrabbiato assolutamente.
Non vedo dove sia il problema e soprattutto il dramma.
Io rispetto tantissimo questo mondo. Ci ho lavorato ed ho una grande sensibilità, quindi non avrò mai nulla contro di loro. Ma io ho un sano e totale amore per il sesso femminile.
Beh, sano, non c’è nulla di malato negli omosessuali…
Sano nel senso che il mio approccio delle donne è molto sensibile, è molto rispettoso. E quindi, per assurdo, si potrebbe pensare che infatti io non abbia tentato di fare nulla all’interno della casa, di saltare addosso a qualche donna, si potesse accostare anche a questo. ma appunto per questo ho un grandissimo rispetto per la donna e per come lei dovrebbe essere trattata. Solo per questo ho detto “sano”.
Quest’ultima è una frecciatina per David?
Su di lui i dubbi in merito ci sono e ci potrebbero anche essere. Il fatto di voler in tutti i modi esagerare nel voler saltare addosso alle donne può anche essere uno scudo. I dubbi sono di ogni genere. Però io rispetto a prescindere da queste cose. Io gli voglio bene.
Dimmi chi vincerà…
I personaggi più amati sono Nando e Margherita. Mi piacerebbe che vincesse Rosa.