Aldo Grasso dalle colonne de Il corriere della sera critica i risultati della dodicesima edizione del Grande Fratello e cercano di spiegare i motivi del flop della seconda puntata (3 milioni 572mila spettatori). Per il giornalista il calo di ascolti è da ricondurre all’usura e alla ripetitività.
L’usura c’è, inutile girarci intorno: lo schema è sempre lo stesso, i personaggi, anno dopo anno, si assomigliano (anche perché sono così simili a quelli che si incontrano tutti i giorni per strada), ra chiacchiera regna sovrana, gli strafalcioni culturali sono all’ordine del giorno (artatamente provocati dagli autori), la doccia è sempre in funzione … Adesso, da undici stagioni si vive nella ripetizione e nella recita (i concorrenti sanno di vivere davanti alle telecamere).
Il critico de Il corriere della sera, che dà come attenuanti la mancata alchimia dei concorrenti e l’assenza dell’effetto Gialappa (“La parodia di un GF dissacrato, deriso, ribaltato, procura divertimento e mette in moto il traffico della rete”), dato che Mai dire Grande Fraetllo è appena iniziato, si domanda:
Sarà Fiorello a decretare la fine del GF?