Vorrei occuparmi di più della questione tibetana, mai sufficientemente trattata dai nostri media. Si pensi che in Tibet il rapporto tra cinesi e tibetani è di 3 a 1; un’intera popolazione viene massacrata sotto i nostri occhi e se il mondo non si attiva ad arrestare un eccidio simile, potrà capitare ovunque, anche in casa nostra, trovandoci impreparati.
Al Grande fratello avrei voluto che almeno mille persone potessero contribuire alla causa del Tibet, sensibilizzando a loro volta e non avete idea di cosa ho scatenato! Mia sorella, che gestiva la mia pagina Facebook, ha ricevuto migliaia di segnalazioni e ora sto elaborando un progetto per aiutare questo popolo nobile e silenzioso, che anche nel dolore mantiene la dignità.
Mi appoggia, mi sta vicino ed è curiosa di capire come le mie idee possano contribuire a una causa umanitaria. Come le ho detto nella Casa, ho voluto valutare la nostra situazione lontano da tutti. Così abbiamo fatto e ora stiamo ancora molto bene insieme. E’ amore per la vita. In questo momento altre etichette non fanno per me: non c’è niente in ciò che faccio che non sia fatto con amore.