A Napoli si dice Non ci sta la mazza e la tavulell’. Allo stesso modo, nella casa del Grande Fratello i concorrenti sono rimasti senz’acqua, trucchi, frigorifero e letti. Il motivo? Pare che il basso livello di quest’edizione del reality stia mettendo a dura prova le aziende che hanno accettato di comparire tra le mura della casa-studio televisivo di Cinecittà.
I marchi che avevano voluto essere presenti al Grande Fratello 15 hanno scoperto a loro spese che la cattiva pubblicità derivante da scene di bullismo, violenza, omofobia, ignoranza e volgarità dentro la casa in questa edizione stanno agendo di riflesso anche sulle vendite dei prodotti.
Così, dapprima sono spariti i trucchi di BellaOGGI, poi è seguita la sparizione dei Salumi Beretta fino ad ARAN Cucine che ha ritirato il frigorifero e Acqua Santa Croce che non fornisce più bottiglie e costringende i ragazzi di Barbara D’Urso a bere dalle brocche.
La Casa del Grande Fratello 15 svuotata dagli sponsor
Una vera mattanza, si usa dire in gergo – e non sarebbe così metaforico l’uso di questa espressione: infatti, perché si sono tirati indietro anche i fornitori di shampoo e balsamo della Screen HairCaire, per non parlare dell’abbigliamento con F**K che ha ritirato le magliette e Nintendo che ha chiesto indietro la Switch. Ultimi ma solo per ordine di racconto, Steel Pan, Consilia, Delta Salotti e Givova. Prossimo sulla lista è Caffè Borbone, azienda per niente contenta dell’ironia offensiva sui social accostata al Tornatene in Senegal detto da Aida a Baye Dame. Le battute si sprecano.
Intanto, Barbara D’Urso e la produzione esultano per gli ascolti che dovrebbero sollecitare i ricavi pubblicitari. Se però arrivano defezioni da parte degli sponsor, chi paga gli spazi pubblicitari?
La domanda è lecita e sarebbe il caso che il Grande Fratello trovi una risposta quanto prima, per evitare che dopo due anni di stop il GF sia tornato per congedarsi per sempre dalla storia della televisione.