Il Grande Fratello è finito da quasi una settimana, ma in un modo o nell’altro continua a far parlare. Protagonisti di oggi sono: Alberto, Ferdi, Daria Bignardi e uno degli autori del programma, Gianmaria Tavanti.
Per Alberto Scrivano parlano le immagini: Vanity Fair gli ha dedicato un servizio senza veli in cui il ragazzo sfoggia tutto il suo fisico. Alla rivista l’ormeggiatore genovese ha rivelato di sentirsi vincitore del programma:
Ho partecipato al gioco perché mi piace sfidarmi. E ho vinto.
Alberto ha anche risposto ad alcune domande su Vanessa:
Vanessa è una persona meravigliosa. Ha avuto una vita difficile e si è messa la corazza e fa la dura… io sono l’unico a cui ha mostrato la sua fragilità.
Di Ferdi parla il quotidiano britannico The Guardian che ha paragonato la storia del vincitore del GF9 alla favola vissuta dal protagonista del film The Millionaire.
A Daria Bignardi non è piaciuta la selezione dei concorrenti. A Famiglia Cristiana dice:
I miei reclusi non avevano la più pallida idea di cosa stava accadendo fuori, che il programma era diventato un fenomeno e che la loro vita sarebbe cambiata per sempre. Che differenza con gli inquilini degli anni successivi, sempre più consapevoli di dover dar spettacolo, scelti accuratamente tra ‘casi limite’, pronti a tutto, dall’estrosità allo scandalo!
L’idea della Bignardi è confermata dall’autore del reality Gianmaria Tavanti, che a L’unità spiega il metodo di selezione:
Dobbiamo trovare delle emotività marcate, persone dotate di una disponibilità a manifestare i propri sentimenti. Ci vuole una sorta disponibilità mentale a mettersi in gioco. Non cerchiamo persone con rapporti troppo stabili, perché altrimenti dentro la casa saranno più trattenuti. Vogliamo persone con una storia personale dai tratti significativi: che so, difficoltà, privazioni di qualche natura, percorsi esistenziali particolari.
Lo stesso autore ha spiegato perché è stato scelto Ferdi:
È venuto ai provini, abbiamo sentito la sua storia e abbiamo visto che persona era. È evidente che la sua è una storia forte, ma in più c’era la sua disponibilità a mettersi in gioco.
ripeto quello che ho detto su berisa ferdi albanese di razza .