Giovanni Veronesi attacca apertamente il Grande Fratello, tanto che in Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso, il suo prossimo film in uscita a febbraio, ha inserito una scena in cui Gigio (Andrea Facchinetti), rispondendo al suo padre (Michele Palcido), contrario alla sua volontà di fare il provino per entrare nella casa, dice (fonte Ciak):
Papà, il mondo non è che si divide in cretini che vanno in televisione e intelligenti che vanno all’Università!
Il regista al mensile cinematografico spiega:
Sto dalla parte del padre, quello show è una scorciatoia breve per arrivare in un punto di totale deserto. Chi partecipa al Grande Fratello, invece, si illude di essere chi non è, tenta maldestramente una carriera che, tranne rare eccezioni, naufraga dopo pochi mesi. Propongo di farne una prigione di lusso, chiusi sei mesi a imparare a memoria Vargas Llosa o tutto Orson Welles e Woody Allen e chi vince prende 250.000 euro. Almeno avrebbe un senso, così com’è, invece, andrebbe vietato per decreto legge.
Il regista, che di contro è favorevole a L’isola dei famosi e soprattutto ai talent come Amici (“Se guardo Amici mi rendo conto che tutti quei ragazzi in gioco il talento ce l’hanno”), conclude con una domanda:
A me la vita ha insegnato che piangere è un atteggiamento estremo, mentre al Grande Fratello è un fatto quotidiano, piangono sempre. Mi chiedo: ‘E’ l’effetto telecamera o siamo tutti sull’orlo di una crisi di nervi?’