Pamela Prati, reduce dal Grande Fratello Vip dove è stata squalificata, parla della sua dolorosa infanzia e dell”esperienza nel raality di Canale 5.La showgirl, intervistata dal settimanale Gente, racconta:
Gli ultimi giorni nella casa non sono stati semplici. I tanti momenti di solitudine mi hanno portata a ripensare alla mia vita, soprattutto all’infanzia che non è certo stata facile. Più passavano i giorni, più mi sentivo strana. Qualcosa ha iniziato a non funzionare più.
La Prati parla della sua infanzia in un collegio di suore di Tempio Pausania:
Adesso mi vengono i brividi, ma allora, così piccolina, non capivo che cosa stesse accadendo. Mamma, vedova di guerra, abbandonata da mio padre, operaia a tempo pieno alla Galbani, non riusciva a crescerci da sola. L’unica soluzione era affidarci a un istituto. Lei piangeva disperata quando ci siamo separati, io seguivo le mie sorelle senza immaginare cosa sarebbe accaduto da quel momento in poi…Mai una carezza, un gesto non dico amorevole, ma di compassione. Certo, c’erano le mie sorelle più grandi, ma poco potevano contro le regole di quel collegio che per una bimbetta piccina erano crudeli.
Il rapporto con la mamma, però, è rimasto forte:
Per me lei è sempre stata un esempio, un’eroina, una donna che ha fatto sacrifici enormi per riuscire, come poi avvenne, a riavere tutti i suoi otto figli a casa. L’ho sempre amata profondamente. Con i primi soldi che ho guadagnato le ho comperato un appartamento a Olbia vista mare, tutto arredato. Anni prima aveva svenduto il suo per poter dare da mangiare a noi bambini, ed era andata in affitto. La bendai e le dissi: “Questo è tuo”. Scoppiò a piangere. Ma io glielo avevo promesso: “Mamma, appena posso ti restituisco tutto l’amore che mi hai dato e ciò che la vita ti ha tolto.
Nella vita di Pamela si è affacciata anche l’anoressia:
Nel 1994 ho rischiato di diventare anoressica: sono arrivata a pesare 48 chili, molto poco per una alta uno e 74.