Lo chef più indiavolato della televisione è pronto a tornare e i concorrenti della nona stagione di Hell’s Kitchen stanno già tremando all’idea di trovarsi faccia a faccia con Gordon Ramsay in persona (foto). Digitalairwaves ha chiesto allo chef più irriverente di sempre qual è il segreto della longevità del reality. Il premio finale certamente fa gola a molti aspiranti chef che sperano di avviare la loro attività o che cercano di essere indipendenti nelle loro scelte culinarie, ma un altro elemento importante è sicuramente quello della creatività che devono dimostrare di avere. Lo novità di quest’anno riguarderanno soprattutto le sfide, che comprenderanno anche una parte dedicata alla beneficenza.
Come ti vengono in mente certe idee per le sfide?
Studio, guardo molto alla creatività in base alla stagione in cui ci troviamo. Trovo che il gusto sia una parte fondamentale del nostro lavoro, ed è per questo che continueranno anche le prove ad occhi bendati perchè devi prima capire che sapore ha un determinato cibo prima di cucinarlo.
C’è qualche concorrente che hai notato in particolare?
Mi ha impressionato una ragazza, Elise, di Pittsburgh perchè credo che abbia delle doti non comuni a tutti.
Quale sarebbe l’errore più grande che uno chef potrebbe fare partecipando a Hell’s Kitchen?
Credo che sia quello di dare per scontato tutto. Preferirei che ognuno giocasse per sè e che facesse di tutto per emergere, senza pensare necessariamente al lavoro dei rivali.
Quante edizione di Hell’s Kitchen vedremo ancora?
Non so dirlo, per adesso continuiamo così anche perchè faccio tutto per la grande passione che ho per la cucina.