Laerte Pappalardo, figlio del celebre Adriano, è uno dei 4 finalisti dell’ottava edizione de L’Isola dei Famosi 8. Naufragato sull’isola, durante la quarta puntata, in sostituzione di Matteo Materazzi e, ovviamente, inserito nel gruppo dei Parenti di, Laerte non ha faticato ad inserirsi a programma già in corso, facendo subito valere il suo modo di fare, grazie al suo comportamento.
Definito da Nina Moric, “un uomo vero”, con la quale nasce un amicizia “speciale”, costellata da frasi ad effetto (“Tra noi c’è una simbiosi perfetta”, “C’è un’intimità che va ogni cosa”) ma che, molto probabilmente, si rivelerà un fuoco di paglia, Laerte si è subito imposto con il suo carattere deciso e fine all’obiettivo.
Più di una volta, il 35enne non ha nascosto di avere un pessimo carattere e di dare fastidio al gruppo: a dimostrare tutto ciò, alcune uscite pesanti, durante alcune discussioni, l’hanno fatto apparire come un ragazzo dal nervo facile con un’aggressività che, seppur alimentata dal contesto e nonostante le scuse rilasciate a posteriori, non è stata, di certo, un bel vedere.
Alcune liti con Eleonora Brigliadori o Francesca Fogar sono rimaste nell’immaginario collettivo di questa Isola (“Sei una str***a!”, “Mi hai rotto il ca**o!”, “Sei una serpe!” “Sei fasulla!” “Vergognati!”), Laerte ha mostrato una certa predisposizione nell’avocare complotti contro la sua persona, sostenendo dubbi, tra gli altri, anche su Giorgia Palmas e Roberta Allegretti.
Il suo voler fare autoritario, inoltre, ha raggiunto l’acme, durante la sua settimana da leader, un comportamento quasi totalitarista che ha fatto sbroccare perfino l’innocuo Killian che gli ha risposto per le rime (“Non devi dirmi cosa devo fare!”).
Se non fosse stato per questi spiacevoli episodi, Laerte avrebbe superato a pieni voti l’esame dell’Isola, mostrando comunque una valevole tempra che gli ha permesso di resistere al contesto “isolano” e arrivare dritto in finale, un carattere forte e resistente, che ha subito richiamato l’indole del celebre padre, però, penalizzato dagli evidenti limiti caratteriali.