Alla vigilia della partenza per l’Isola dei Famosi, Aida Yespica ha spiegato, a Vanity Fair, i motivi del suo ingaggio tra gli Eroi del reality show di Raidue dopo aver partecipato alla seconda edizione italiana e nel 2006 al Supervivientes spagnolo:
Per me l’Isola è come entrare in un rehab. È un reality che ha la forza di ripulirmi la testa e farmi capire che cosa sto facendo nella mia vita. A Milano sono troppo impostata, devo alimentare il mio personaggio. Lì stacchi la spina.
La modella venezuelana spera di riacquistare l’immagine offuscata dall’inchiesta Rubygate in cui il suo nome è comparso più volte:
Dalle inchieste e dai colloqui con i magistrati sono sempre uscita pulita. Il mio nome faceva rumore, ma di prove serie mai l’ombra. Capisco che il pubblico femminile, fatto di donne che si fanno il culo per campare, s’incazzi davanti a una ragazza per la quale sembra tutto facile. Non è così. Però, se va male con l’Isola, mi trovo un lavoro vero anch’io.
Alla soglia dei trent’anni, Aida ha voglia di trovare un punto di svolta:
Ho delle responsabilità nel non aver saputo trovare una persona con cui costruire un rapporto stabile. Il caratteraccio è un tratto delle donne di famiglia, ho sette fratelli che mia madre ha avuto da tre diversi matrimoni. Ma non ho rimorsi: certo la mia vita, a volte, sembra un naufragio.