Abbiamo intervistato, Emanuele D’Onofrio, giovane pianista e compositore tra i semifinalisti di Italia’s Got Talent 2.
Ciao Emanuele. Dispiaciuto di essere uscito ad un passo dalla finale?
Credevo di arrivare in finale, ma sono contento così. Vedendo il movimento che c’era sulla mia pagina Facebook, una delle più frequentate tra quelle dei concorrenti di quest’anno, credevo di passare direttamente col televoto, ma così non è stato. Credo di essere stato sfavorito dal gruppo in cui mi hanno messo e soprattutto dall’orario. Sapendo che sono minorenne (ancora per pochi mesi) e che non potevo uscire dopo la mezzanotte, potevano anche spostarmi, ma, nonostante le numerose richieste, non hanno voluto. Se trascorrevano altri 5 minuti non avrei potuto neppure esibirmi! Il ballottaggio (indirettamente voluto) è stato ridicolo, un giovane contro una signora anziana, e i giudici non hanno neppure potuto guardarmi negli occhi, in quanto il verdetto c’è stato dopo la mezzanotte: sarebbe stato molto più difficile mandarmi a casa! Ma alla fine sono contentissimo così, è stata già una vittoria arrivare in semifinale. Esco da quest’esperienza a testa alta e con la coscienza pulita, sapendo di essere arrivato su quel palco solo e unicamente con le mie forze e con la mia sincerità e spontaneità.
Cosa ne pensi delle motivazioni dei tre giudici che ti hanno mandato a casa premiando Ofelia?
Sono state motivazioni davvero banali. Con la scusa di “essere giovane” hanno cercato di tarparmi le ali, seguendo le vecchie logiche secondo cui giovane è uguale a inesperto. In realtà di opportunità non ce ne sono molte per i giovani e per il mio tipo di musica. Ofelia è stata scelta in quanto lei stessa ha affermato di “non aver fatto carriera” e lo stesso Gerry Scotti ha detto che la premiava per il fatto che “aspettava da tempo questo momento”. In realtà si è venuto a sapere che la signora è già affermata a livello nazionale, partecipa a numerosi spettacoli ed è protagonista di innumerevoli trasmissioni televisive (su Canale 5, Italia 1 e Rai 1). Di qui per me la trasmissione ha perso ogni significato, perchè non vengono premiati i talenti “giovani, puliti e freschi” (come ha più volte ribadito Gerry), ma persone che hanno già avuto molte opportunità nella vita e che continuano a presentarsi come “talenti incompresi”. L’anno scorso al ballottaggio tra Federico Fattinger e il piccolo Christian è stato scelto Federico (quasi mio coetaneo) per lo stesso motivo (Christian era bambino e avrebbe avuto molte più opportunità), in quanto secondo Maria de Filippi l’età del prescelto era quella “ideale per sfondare”. Allora qualcosa non quadra!
C’era, secondo te, qualcuno che meritava di accedere all’ultima puntata tanto quanto te e che è stato ingiustamente eliminato?
Certo, c’erano talenti davvero eccezionali che sono stati eliminati a discapito di altri che avrebbero meritato un po’ meno la finale. Tra i vari nomi è importante ricordare Nancy e Carlo Triberti, i due pattinatori che mettevano tanto talento insieme ad una meravigliosa passionalità, il mentalista Aldo Aldini, di impressionante bravura, e la ballerina Vittoria Bruno.
Che clima si respira, dietro alle quinte del programma, tra voi concorrenti?
E’ un’esperienza davvero unica. Siamo tante personalità ognuna differente dall’altra, tutti eccelliamo nei nostri campi e tutti abbiamo dei talenti nelle più svariate discipline e arti. C’è molto affiatamento, ma anche la consapevolezza che solo uno può vincere e portare a casa il montepremi. Dal punto di vista personale, il confrontarmi con tante realtà diverse mi ha fatto crescere e capire quanta determinazione ci sia in chiunque voglia inseguire il proprio sogno e sia disposto a tutto pur di realizzarlo.
Perchè hai deciso di partecipare ad Italia’s Got Talent?
Come ho detto nella mia prima apparizione, perchè “una musica chiusa in quattro mura non ha senso di esistere”. Ho voluto mettermi in gioco e permettere di far conoscere la mia musica in un ambiente assai più vasto, per portare un’emozione ad un pubblico più numeroso. Devo dire che ci so”no riuscito e sono contentissimo. Sono stato apprezzato in tutto il mondo, e finalmente il mio talento è stato riconosciuto. Sono partito da una situazione assai svantaggiosa, in quanto giovane e con un genere musicale poco “consueto”, ma sono arrivato in alto, e sono felicissimo così! In questo senso devo ringraziare Italia’s got talent, perchè è stata un’ottima vetrina e mi ha fatto conoscere a tante persone.
Cosa rispondi a chi nota delle somiglianze tra il tuo percorso e quello di Federico Fattinger, secondo classificato nella precdente edizione del talent di Canale 5?
Federico è un caro amico e siamo legati da una stima reciproca. Entrambi siamo persone molto sensibili ed emotive, ma ciò che presentiamo al pubblico è assai diverso. Lui è un cantautore, mentre io un pianista compositore. La mia musica non è legata a un testo, quindi apre infiniti orizzonti alla fantasia di chi ascolta. Faccio un esempio pratico. Se prendiamo una canzone che ha come argomento una delusione d’amore, sarà apprezzata maggiormente da chi si rispecchia in quella situazione, mentre la mia musica aderisce a qualsiasi stato d’animo. Per qualcuno può essere gioia, per qualcun’altro tristezza, così come energia, malinconia, amore, rabbia. Insomma tutti i sentimenti. E’ ciò che rende la mia musica universale e assai diversa da un brano cantautoriale.
Qual è il complimento più bello che hai ricevuto?
Sono tutti belli i complimenti che ricevo, i miei fan sono molto calorosi e gentili con me. Il complimento più bello per un compositore è sapere di riuscire ad emozionare il pubblico con la propria musica. Addirittura una ragazza mi ha detto che ascoltandomi lei e la madre piangevano a dirotto, un’altra che sentendomi suonare ha ripreso a studiare pianoforte nonostante le difficoltà economiche, e tante altre situazioni. Insomma, tutto ciò mi rende davvero felice.
E la critica che ti ha fatto stare più male?
Di critiche non ne ho ricevute molte. Le critiche costruttive le paragono ai complimenti, in quanto sono quelle che ti permettono di progredire e non fossilizzarti, le critiche distruttive le ignoro.
Come immagini il tuo futuro professionale dopo Italia’s?
Spero di fare un cd, avviare un’attività concertistica e di apparire in altre trasmissioni/radio. Credo che Italia’s got talent sia stato un ottimo trampolino di lancio per il futuro, poi staremo a vedere!
Chi la spunterà tra i dodici finalisti?
Sono tutti molto bravi nelle loro discipline, è davvero difficile scegliere! Personalmente tifo per Daniele Pacini (Lala McCallan), perchè oltre ad essere un artista eccezionale è anche una persona meravigliosa. Che vinca il migliore!