Abbiamo incontrato Marcella Coda, una delle componenti del Gruppo ABC, tra i finalisti di Italia’s Got Talent 2.
Ciao Marcella. Perchè avete scelto di prendere parte ai casting di Italia’s Got Talent?
Durante una notte “insonne” io, ho visto la pubblicità del programma in televisione e un pò di tempo dopo ne ho parlato con Elena e Fiammetta…ci è sembrato un buon modo per pubblicizzare la scuola dove è in atto un progetto di bilinguismo in cui lavoriamo da molti anni e di far conoscere la Lingua Dei Segni. Abbiamo cercato la scheda di partecipazione su internet, l’abbiamo compilata e spedita e dopo poco più di una settimana ci aspettavano per un provino a Torino. Sono venuti di seguito la scelta del nome ABC che richiama le iniziali dei nostri cognomi e che ricorda l’abc, la base, la partenza di ogni cosa che si vuole imparare.
Come hanno preso i vostri ragazzi la partecipazione al programma?
Sono stati entusiasti di aver avuto la possibilità di accompagnarci, e di farci da coro, in questa magnifica avventura.
Come avete selezionato le canzoni delle esibizioni?
Ci siamo affidate ai nostri gusti musicali, cercando di interpretare delle canzoni che sarebbero potute piacere alle persone.
E soprattutto, come siete riuscite a preparare delle performance così suggestive?
La Lingua Dei Segni è una lingua affascinante, che riesce a esprimere qualunque concetto, comprese poesia e musica, rendendo tutto “visivo”. Noi abbiamo cercato di mettere nella traduzione il ritmo, la poesia, i concetti espressi nelle canzoni. Ci siamo poi preoccupare di rendere bella e arminica, visivamente, la presenza sul palco di nove persone e il risultato è quello che avete visto da casa.
Avete mai pensato che il pubblico da casa vi avesse premiati più per la vostra storia personale che come gruppo di talenti?
Non abbiamo voluto raccontare al pubblico la “nostra storia” : le nostre vite, e quelle dei ragazzi che ci hanno accompagnate, sono rimaste private, proprio perchè non ci interessava andare in tv per raccontare delle storie “pietose” perchè crediamo che chiunque viva difficoltà e situazioni complicate (o magari tragiche) nella vita. Volevamo essere apprezzate per la capacità che abbiamo di saper tradurre COSI’ le canzoni, volevamo far arrivare la bellezza e la dolcezza di questa Lingua agli occhi di più persone possibile. I riconoscimenti e i complimenti che ci sono stati fatti e che ancora ci arrivano, ci dimostrano che siamo arrivate al cuore della gente per quello che abbiamo fatto sul palco.
Qual è stato l’aspetto più emozionante della trasmissione per gli ABC?
Essere su QUEL palco ed essere in diretta, sicuramente ci ha dato in quei giorni una carica e un’emozione incredibile. Vivere il dietro le quinte è stata una bellissima esperienza che ci ha dato la possibilità di conoscere molti altri artisti con cui abbiamo fatto amicizia, di apprezzare la gentilezza, la disponibilità e i sorrisi di tutte le persone che lavorano nell’ombra per la perfetta riuscita del programma e mi riferisco alle ragazze della sartoria, alle assistenti di produzione, i ragazzi della produzione, della redazione, i tecnici, i ragazzi che si occupavano di organizzarci i viaggi… a loro va il nostro grazie… Abbiamo ricordi che rimarranno indelebili nella nostra memoria (ride ndr)
Durante la finale, avete ribadito che il linguaggio dei segni merita di essere considerato una vera e propria lingua ufficiale. Quanto è ancora tortuoso il cammino per questo riconoscimento?
A tal proposito mi permetto di correggerti ma per noi e per i sordi è molto importante…si chiama Lingua dei Segni (ride ndr). Stiamo cercando di fare “molto rumore” perchè finalmente questa Lingua venga riconosciuta dallo Stato e che non venga modificata in un linguaggio di serie B. Speriamo tutti che i tempi siano brevi… speriamo che “chi comanda” si renda conto dell’importanza che ha tutto questo per moltissime persone.
Visto il buon consenso da parte del pubblico di Canale 5, come avete intenzione di far proseguire il progetto dopo il passaggio tv?
A settembre a Cossato, come in tutta Italia, la scuola ricomincerà e noi saremo pronte a lavorare in classe con i nostri ragazzi come facciamo ormai da moltissimi anni, sperando che lo Stato dia sostegno ad un progetto che è un’eccellenza in Italia. Le ABC si augurano di poter portare il messaggio in giro, su qualche palco, in occasioni speciali durante l’estate e magari anche dopo, per far conoscere questa meravigliosa Lingua a più persone possibili e… per continuare a vivere un sogno (ride ndr).